Roma, torture e violenze ai pazienti disabili del centro della Croce Rossa: arrestati dieci operatori

I vertici dell’organizzazione avevano presentato una denuncia nell’aprile 2023. Due persone con gravi patologie psico-fisiche sarebbero state maltrattate al Cem dagli indagati, ora ai domiciliari

Dieci operatori socio-sanitari del Centro di Educazione Motoria CEM di Roma, gestito dalla Croce Rossa Italiana, sono finiti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta dei carabinieri per torture, maltrattamenti e violenza sessuale. L’indagine è partita dopo una denuncia presentata dai vertici dell’organizzazione di volontariato dopo che era stata segnalato un paziente della struttura con una vistosa ecchimosi al volto, compatibile con le percosse. Secondo l’inchiesta, sarebbero due i pazienti affetti da gravi patologie psico-fisiche vittime dei soprusi degli indagati. Cinque operatori sono accusati di tortura e gli altri di maltrattamenti verso le persone che dipendevano da loro per ragioni di, vigilanza, custodia. Una delle persone coinvolte è indagata anche per violenza sessuale, perché in una cirocstanza avrebbe molestato un paziente. «Le modalità della condotta, di quella che il pubblico ministero ha adeguatamente definito con una galleria degli orrori, fornisce la misura dell’indole di ciascuno degli indagati», scrive il gip nell’ordinanza per l’esecuzione degli arresti, «che hanno non soltanto esercitato una violenza costante e inaudita su persone del tutto incapaci di reagire, ma hanno accompagnato le loro azioni inqualificabili con parole di scherno, che hanno stigmatizzato, mediante la derisione, proprio i deficit mentali da cui le persone offese risultano affette». Delle indagini si sono occupati da aprile a novembre 2023 i carabinieri di via Selci, specializzati nella trattazione dei reati ai danni delle vittime vulnerabili, attraverso attività tecniche, acquisizioni di documenti e testimonianze.


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