È nato a Mariupol e sulla patente italiana scrivono «Russia», il caso dell’avvocato ucraino: «Spero sia solo un errore»

A Open Anton Gross anticipa di voler chiedere spiegazioni alle autorità italiane. La replica del ministero: «Il dato sbagliato a causa dell’inserimento manuale»

Doveva essere un semplice rinnovo della patente, ma nel nuovo documento Mariupol non figura più come una città ucraina, bensì russa. A denunciare l’accaduto è Anton Gross, avvocato ucraino molto popolare tra i connazionali che vogliono trasferirsi in Italia e che lui aiuta tramite una società di consulenza. «Ho rinnovato la patente italiana, ma c’è una sfumatura…», scrive Gross allegando la foto della nuova patente, dove accanto a Mariupol – la sua città di nascita – ora c’è la scritta “Rus”. «Perché un agente della polizia stradale ha riconosciuto Mariupol come Russia? Forse hanno già questa informazione inserita nel loro sistema?», si chiede l’avvocato ucraino. Nel post in cui denuncia l’accaduto, Gross spiega la procedura che ha dovuto seguire per rinnovare la patente italiana. «Si passa attraverso una semplice visita medica (udito e vista), si paga circa 100 euro e in un paio di giorni i documenti tornano a casa via posta con i dati errati», racconta l’avvocato.


La richiesta di spiegazioni

L’errore su Mariupol a suo dire è inspiegabile, soprattutto perché nel passaporto italiano «si vede che tutti i dati sono veri, Mariupol è Ucraina e io non sono russo». Non è chiaro se l’errore sia voluto oppure frutto di una svista. Contattato telefonicamente da Open, Gross spiega di non aver avuto ancora il tempo di chiedere spiegazioni: «La patente mi è arrivata solo stamattina. Penso e spero che sia un errore dovuto a ignoranza. Se è voluto sarebbe una cosa grave». Nei prossimi giorni, continua l’avvocato ucraino, «proverò a chiamare il numero verde e chiedere perché è stato commesso questo errore e capire se devo pagare altri cento euro per avere un nuovo documento con i dati corretti».


L’interrogazione parlamentare

La vicenda ha finito per coinvolgere anche la politica, con Lia Quartapelle, deputata del Partito democratico, che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare per fare luce sull’accaduto. «L’avvocato Anton Gross denuncia un fatto gravissimo: rinnovando la patente, il MIT di Salvini avrebbe attribuito la sua città natale, Mariupol, alla Russia. Presenterò un’interrogazione per capire se è vero. Non ci possono essere riconoscimenti di fatto dell’invasione russa», ha scritto Quartapelle sui social. A intervenire è anche Matteo Hallissey, segretario dei Radicali, che chiede «l’immediato intervento della premier Meloni e del ministro Salvini».

La replica del Ministero

Dal ministero dei Trasporti è quindi arrivata la spiegazione ufficiale. «A totale rassicurazione dei parlamentari che hanno sollevato il tema, si segnala che, in occasione di un rinnovo di patente, Mariupol non è stata identificata come città ucraina a causa di un errore di inserimento manuale del dato», si legge nella nota, «un errore, è bene precisarlo, risalente al 2003 e che non è emerso nei successivi rinnovi del documento di guida. Gli uffici si sono messi al lavoro tempestivamente per l’opportuna correzione e per verificare non emergano altre anomalie».

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