Body shaming in due tweet contro la premier Meloni, condannata a un risarcimento da 5mila euro: «Era diffamazione»

L’autrice dei tweet è stata invece assolta per un terzo contenuto in cui la presidente del Consiglio appariva con la fotografia di Mussolini alle spalle con la scritta: «La sua matrice preferita»

Una giornalista pubblicista di 36 anni è stata condannata a Milano per il contenuto di due tweet scritti nell’ottobre 2021 e rivolti all’allora leader dell’opposizione al governo Draghi, Giorgia Meloni. La giornalista ironizzava sull’altezza della presidente di Fratelli d’Italia, mentre in un altro tweet pubblicava una foto ritoccata con alle spalle della deputata una foto di Benito Mussolini e il seguente testo: «Dietro c’è la sua matrice preferita». Per questo terzo tweet, il primo a esser stato pubblicato in realtà, il giudice Valerio Natale della quinta sezione penale, sulla base delle imputazioni formulate dalla pm Roberta Amadeo, l’ha assolta perché «il fatto non costituisce reato». Per i due contenuti, considerati ingiuriosi ed espressioni di body shaming, la giornalista è stata condannata per diffamazione al pagamento di una multa di 1.200 euro, con pena sospesa, e al risarcimento della parte civile – l’attuale premier con l’avvocato Luca Libra – con 5mila euro. Una somma che, assicura il legale, se verrà confermata dal tribunale con sentenza definitiva, Meloni «sicuramente devolverà».


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