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Muore annegata per salvare la nipotina di 3 anni, la storia della libraia di Vieste Savina Disanti

17 Luglio 2024 - 13:53 Alba Romano
Inutili i tentativi di rianimare la donna, dopo che un uomo l'ha recuperata in acqua con sua nipote a bordo di un gommone

Si chiamava Savina Disanti e aveva 57 anni la donna morta annegata martedì 16 luglio dopo aver salvato la nipotina di tre anni dalle correnti del mare a Vieste. Il piccolo comune in provincia di Foggia, che conta all’incirca 13mila abitanti, è in lutto per questa tragica scomparsa. Disanti, infatti, era una figura molto nota in paese per essere una libraia molto attiva e un’animatrice culturale. La bambina, ricoverata all’ospedale di San Giovanni Rotondo, non è in condizioni preoccupanti. La dinamica dell’incidente è stata ricostruita dagli uomini della capitaneria di porto: Savina Disanti si trovava in acqua con altri familiari quando la corrente ha diviso il gruppo, portando lei e la nipotina al largo. La donna ha mantenuto la bambina con la testa fuori dall’acqua fino all’arrivo dei soccorsi. Tuttavia, lei non è riuscita a salvarsi. Non si esclude che possa aver accusato un malore proprio in quel momento.

«Era un punto di riferimento culturale»

Successivamente, entrambe sono state recuperate da un uomo a bordo di un gommone e alla 57enne è stato praticato il massaggio cardiaco dai medici del 118, ma ogni tentativo si è rivelato vano. I funerali di Savina Disanti si terranno domani, con anche il ricordo e le testimonianze delle persone che hanno beneficiato del suo impegno e della sua passione per la cultura. Il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, ha espresso il cordoglio della comunità, sottolineando quanto la notizia abbia scioccato la città. Anche l’assessora ai servizi sociali e alla cultura, Grazia Maria Starace, ci ha tenuto a ricordare Savina: «Era una donna straordinaria che ha speso la sua vita per gli altri. Un punto validissimo di riferimento culturale per la nostra cittadina, per i tanti giovani e i tanti studenti. La sua libreria, peraltro l’unica presente in città, era il crocevia di intere generazioni. La ricorderemo». 

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