Biden a un passo dal ritiro? «Nel weekend l’annuncio». Ma lo staff smentisce anche l’ultima voce. Le preoccupazioni di Obama sui finanziatori
«Non stiamo lavorando a nessuna eventualità per cui Joe Biden non sia alla guida del ticket presidenziale. È e sarà il candidato democratico». Risponde così Quentin Fulks, il viceresponsabile della campagna elettorale dell’inquilino della Casa Bianca, alle voci sempre più insistenti secondo cui Biden sarebbe stato quasi convinto a rinunciare alla corsa per un secondo mandato. Da giorni, frange del partito democratico, tra cui esponenti di punta come l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi, lavorano ai fianchi il presidente affinché faccia un passo indietro e lasci il posto a un candidato in grado di battere Donald Trump. Dall’attentato alla sua vita, l’ex presidente sta guadagnando terreno nei sondaggi, che già lo avevano visto balzare in avanti dopo il dibattito in cui Biden è apparso in grande difficoltà. La positività al Covid sembrava essere il segnale decisivo, l’ultimo necessario a persuadere definitivamente il presidente a dare l’annuncio nel weekend, e mandare avanti Kamala Harris. Ma pare che almeno per adesso non sarà così.
A dare corpo alle voci, nel pomeriggio di oggi, 18 luglio, è stato un articolo della testata statunitense Axios, alla quale diversi importanti membri del partito democratico hanno dichiarato che Biden pubblicante rimane inamovibile, ma in privato si è già «rassegnato alla pressione in crescita, ai sondaggi sfavorevoli e all’inevitabile giudizio» che caratterizzano la sua campagna in questi giorni. La campagna dei vertici democratici per convincere Biden a mollare sarebbe non solo insistente, ma coordinata. Il leader dei democratici in Senato Chuck Schumer avrebbe parlato direttamente con Biden proprio nel giorno dell’attentato a Trump. Inoltre, Nancy Pelosi gli avrebbe detto che continuare su questa strada rischia di bruciare ogni possibilità di vittoria per i democratici.
Obama preoccupato per gli investitori
Forse a pesare più di tutti è il silenzio pubblico di Barack Obama. Personalmente, secondo quanto riporta il Washington Post, i due si sono parlati solo una volta dal dibattito. Ma dietro le quinte l’ex presidente avrebbe detto ai membri del partito che la strada verso una vittoria di Biden si è notevolmente ristretta anche a causa del ritiro di alcuni donatori chiave, proprio mentre Elon Musk annunciava che ogni mese donerà la cifra monstre di 45 milioni di dollari alla campagna di Trump. Così come Obama, anche Bill e Hillary Clinton non si sono espressi pubblicamente, in un silenzio che mai come ora diventa sempre più assordante.