Cagliari, trovati resti umani: forse quelli di Francesca Deidda, scomparsa da maggio. Il compagno dal carcere: «Sono innocente»
Era da poco finito l’interrogatorio in carcere a Igor Sollai quando gli investigatori hanno reso noto il ritrovamento di resti umani vicino al ponte romano in zona San Priamo, nel Cagliaritano. Per chi indaga sulla scomparsa di Francesca Deidda, di cui non si hanno più notizie da maggio, non ci sono molti dubbi: è lei. Le indagini sulla sua scomparsa sono giunte a un punto di svolta la prima settimana di luglio, quando il compagno è stato iscritto nel registro degli indagati. Il 43 autotrasportatore di San Sperate ha sempre sostenuto la tesi dell’allontanamento volontario, ma la sua versione non ha convinto gli inquirenti. Il pm Marco Cocco avrebbe stabilito che Sollai, dopo la scomparsa della donna, ha usato il suo cellulare per convincere amici e conoscenti di essersi allontanata volontariamente dopo aver messo fine alla relazione con il marito. Solo messaggi, mai una chiamata o una foto, per evitare di essere scoperto. Avrebbe addirittura fatto accesso all’account di posta elettronica della donna per inviare una mail in cui annunciava il suo licenziamento. Dal carcere di Uta oggi, 18 luglio, Sollai ha ribadito la sua innocenza nelle 4 ore di interrogatorio. Nel frattempo però sono stati individuati dei resti che potrebbero appartenere proprio al corpo di Deidda, vicino alla vecchia Statale 125 Orientale sarda, in località San Priamo. Durante le ricerche, riprese questa mattina, è stato utilizzata anche la squadra cinofila molecolare arrivata da Bologna. Dopo il ritrovamento, sono arrivati sul posto il medico legale Roberto Demontis e il pm Cocco. Sollai si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.