I Verdi mettono il cappello sul bis di Von der Leyen. Il leader Eickhout a Open: «Da Meloni giochetti patetici, sul Green Deal abbiamo vinto noi»
Da Strasburgo – All’uscita dall’Aula di Strasburgo dove i 720 eurodeputati hanno depositato la scheda del voto di fiducia su Ursula von der Leyen, i più sorridenti alla fine sono i Verdi. Terry Reintke e Bas Eickhout, i due co-presidenti del gruppo ecologista, si presentano ai cronisti con l’aria di chi è riuscito a entrare a una festa a cui all’inizio non era stato invitato. «Da settimane sentivamo che si era creata una collaborazione efficace con Von der Leyen e il suo team, e il documento presentato stamattina ce lo ha confermato», dicono i due. Sulla prosecuzione dell’impegno per la transizione ecologica e il rispetto dello stato di diritto, quel che hanno letto e sentito dalla candidata in Aula è più che sufficiente rispetto alle richieste. Dunque, confermano ufficialmente, il gruppo ha votato sì. Compattamente, chiediamo? «Abbastanza», risponde onesta con un sorriso Reintke. I Verdi europei si sono dunque “auto-invitati” nella nuova maggioranza che sosterrà il secondo mandato di Ursula von der Leyen (se i numeri finali del voto ufficializzeranno la conferma), anche se promettono di «restare vigili» lungo ognuna delle prossime tappe – a partire dalla scelta di ciascun Commissario – senza dare mai di qui in poi il sostengo per scontato.
L’affondo contro Meloni
Per quattro gruppi che hanno annunciato ufficialmente il loro sì prima di entrare in aula a votare – come i Verdi anche Popolari, Liberali e Socialisti – c’è un gruppo che ha rifiutato strenuamente fino all’ultimo di dire come si sarebbe comportato nell’urna: l’Ecr, e in particolare la sua componente italiana. Come si sentirebbero i Verdi nel caso si venisse a sapere che alla fine anche Fratelli d’Italia ha votato sì a Von der Leyen, così come loro? «E voi vi fiderete di quello che vi diranno di aver fatto?», chiede velenoso Eichkhout rispondendo alla domanda di Open. «Fratelli d’Italia sta facendo giochetti, ormai è chiaro, non sono seri. Noi, al contrario, siamo stati chiari e abbiamo annunciato il nostro orientamento prima del voto». E comunque, aggiunge ancora il leader olandese affondando un altro colpo alla premier italiana, nei giorni scorsi Meloni aveva chiesto «un cambiamento radicale sul Green Deal. Beh, se è questo che voleva, direi che il nuovo piano verde presentato stamattina da Von der Leyen è un’ottima risposta…».
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