Indagine per corruzione a Venezia, l’assessore Boraso si dimette

Renato Boraso, con delega alla Mobilità, è stato arrestato nell’ambito di una inchiesta della procura che vede indagato anche il sindaco Brugnaro

Renato Boraso lascia l’incarico di assessore alla Mobilità, con deleghe anche a Infrastrutture stradali, Viabilità, Piano del traffico, Rapporti con le municipalità, Rapporti con il mondo dell’agricoltura, per il comune di Venezia. La decisione arriva dal carcere di Padova dove il politico è detenuto da martedì 16 luglio nell’ambito dell’inchiesta per corruzione della Procura di Venezia. Boraso, fa sapere il suo avvocato Umberto Pauro, lascia anche Ca’ Farsetti, non essendo un consigliere comunale. Secondo il legale, si tratta di un atto dovuto. Sul 55enne, ex presidente del consiglio comunale dai banchi dell’opposizione durante la giunta Cacciari, sta indagando la guardia di finanza per far luce sulle sue attività di consulenza e in particolare riguardo alla compravendita di una palazzina e dell’area dei Pili. Risulta indagato anche il sindaco Luigi Brugnaro, che il 9 settembre dovrebbe riferire in Consiglio, e un’altra dozzina di persone. Due le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite dalla Guardia di finanza e sette di arresti domiciliari, per altri sei indagati è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici per 12 mesi.


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