Como, beccato il truffatore seriale degli hotel di lusso: riconosciuto dal direttore e denunciato

Come già accaduto in passato, si è presentato come un importante manager e ha preso tempo prima di saldare il conto, ma stavolta è stato fermato prima di dileguarsi

La tecnica era sempre la stessa. Presentarsi nella hall di un hotel come un manager di un’azienda importante, fornire false generalità, prolungare il soggiorno ma squagliarsela prima di saldare il conto. Solo che questa volta è stato riconosciuto e fermato prima di riuscire ad andarsene. Protagonista è un uomo di 46 anni, racconta La Provincia di Como, con decine di segnalazioni e atti da notificare da tutta Italia, conosciuto per essere lo scroccone seriale di hotel di lusso. Questa volta l’uomo, originario del Napoletano ma residente a Padova, si è rivolto alla reception di un albergo di via Paoli a Como presentandosi con uno dei suoi alias, e sostenendo di non avere con sé i documenti di riconoscimento. Ha quindi chiesto di avere una camera assicurando che avrebbe mandato tutti i dati via posta elettronica. Al personale della struttura ha detto di essere un dirigente di un’importante marchio di abbigliamento sportivo, per allontanare sospetti su di sé. In altre occasioni si è anche servito di macchine di lusso allo stesso scopo. Il giorno successivo, giovedì 18 luglio ha chiesto di poter prolungare il soggiorno di altre tre notti e poi ha iniziato caricare i bagagli in auto, cercando di non farsi vedere dal personale, prima di saldare il conto. Ma non ha fatto i conti con il direttore dell’hotel, che lo ha riconosciuto grazie alle segnalazioni di diversi programmi Rai e Mediaset che si sono occupati del caso in passato. Ha quindi contattato un conoscente che lavora in Polizia e in pochi minuti è arrivata una volante, che ha fermato l’uomo a poca distanza dall’albergo. In un primo momento il 46enne si è detto disposto a pagare la stanza, inviando un bonifico istantaneo. Ma l’operazione è stata rifiutata dalla banca per mancanza di disponibilità così è stato portato in Questura. Qui gli agenti hanno scoperto la sua vera identità , così come tutti i precedenti che lo riguardano. È stato quindi denunciato a piede libero per sostituzione di persona e insolvenza fraudolenta. Il questore di Como Marco Calì ha firmato un foglio di via obbligatorio per 3 anni.


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