Israele, Houthi rivendicano l’attacco con drone su Tel Aviv: un morto e 7 feriti

Il sindaco ha annunciato che la sicurezza in città è passata in stato di massima allerta

Questa mattina, 19 luglio, un drone ha colpito Tel Avivi nei pressi dell’ambasciata degli Stati Uniti provocando un morto e sette feriti. I ribelli Houthi dello Yemen, responsabili di numerosi attacchi a navi cargo nel mar Rosso, hanno rivendicato l’operazione: «La forza aerea dei droni, nell’ambito delle forze armate yemenite, ha effettuato un’operazione militare di qualità, prendendo di mira uno degli obiettivi importanti nell’area occupata di Jaffa, conosciuta in Israele come Tel Aviv», e hanno poi dichiarato che continueranno a colpire il Paese in solidarietà con il popolo palestinese. Secondo fonti locali l’attacco è stato organizzato con quattro droni e un missile balistico, tutti intercettati tranne il dispositivo che è esploso sopra la città. L’esercito israeliano ha fatto sapere che il drone non è stato abbattuto per un errore umano: «Un brutto evento che non dovrebbe accadere e di cui l’aeronautica militare si assume la piena responsabilità». Le forze armate confermano che l’apparecchio è arrivato da sud e «ha colpito direttamente un appartamento dopo essere entrato in città dal mare». Il sindaco di Tel Aviv Ron Huldai ha annunciato che la città è passata in stato di massima allerta: «La guerra è ancora qui ed è difficile e dolorosa. Siamo pronti per gli sviluppi e se ce ne saranno».


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