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Trento, il Tar blocca l’abbattimento dell’orsa Kj1

19 Luglio 2024 - 10:44 Alba Romano
L'esemplare, il più anziano del Trentino, aveva aggredito un turista francese procurandogli ferite a gambe e braccia

È stata momentaneamente bloccata dal Tar di Trento l’ordinanza con la quale il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha stabilito l’abbattimento dell’orsa Kj1, responsabile dell’aggressione a un turista francese. Il tribunale amministrativo ha temporaneamente sospeso il provvedimento per riservarsi di considerare il ricorso presentato dalle associazioni animaliste contro l’uccisione dell’esemplare. «L’esame della richiesta cautelare ante causam appare giustificata e meritevole di accoglimento sussistendo l’eccezionale gravità e urgenza di sospendere temporaneamente il provvedimento nella parte in cui dispone l’immediato abbattimento dell’orso», si legge nel dispositivo del tribunale, «senza alcuna possibile alternativa e allo stato senza un accertamento definitivo dell’effettiva riconducibilità dell’aggressione all’orsa nominata Kj1, stante l’evidente irrimediabilità di una sua eventuale esecuzione». Grande la soddisfazione degli animalisti, che avevano protestato contro la decisione di Fugatti. «La gestione degli orsi trentini va trasferita al Ministero dell’Ambiente in quanto la provincia di Trento ha dimostrato la gestione fallimentare e antiscientifica del patrimonio faunistico locale», scrive il presidente Lela, Gian Marco Prampolini, «nel caso particolare degli orsi ricordiamo che sono una specie che gode di super protezioni a livello nazionale ed europeo e devono rimanere sul territorio in cui si trovano grazie a opportuni piani e regole di rispetto e pacifica convivenza». Fugatti aveva incaricato il Corpo forestale di individuare e abbattere Kj1, la più anziana orsa del Trentino, e nel frattempo «operare il monitoraggio intensivo dell’area ove si è verificata l’aggressione», dopo l’incidente con il turista Viviene Traifaux che era stato ferito alle braccia, alle gambe e alla schiena mentre si trovava nel tratto finale del Percorso delle Cavre, in un punto in cui il sentiero si restringe, a Naroncolo, nel comune di Dro in provincia di Trento.

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