Crowdstrike, oltre 6800 voli cancellati. Il paese meno danneggiato è la Cina (perché non dipende da Microsoft)

I dati diramati dalla Bbc. Mentre il gigante asiatico registra meno problemi rispetto al resto del mondo grazie a dei sistemi più “autonomi”

Quanti voli sono stati cancellati per il down informatico causato da un aggiornamento Crowdstrike nei sistemi Microsoft di tutto il mondo? In totale 6.855 voli, ovvero il 6,2% di tutti i voli programmati. A riportarlo è la Bbc che sottolinea come il caos, anche se con effetti minori, sta continuando in alcuni scali. La società di dati sulle compagnie aeree Cirium ha fornito alcuni numeri: alle 10 erano 1.639 i voli cancellati in tutto il mondo. Mentre i Paesi meno danneggiati dal tilt informatico c’è stata la Cina, proprio per via dello scarso utilizzo di Microsoft nei suoi sistemi. Secondo la BBC «gli esperti di sicurezza informatica stanno mettendo in guardia su una seconda ondata di disagi e danni che potrebbero arrivare dai criminali informatici. Questa mattina l’Australian Signals Directorate (Asd), l’equivalente del Gchq del Regno Unito o della National Security Agency (Nsa) degli Stati Uniti, ha lanciato l’allarme sull’invio da parte di hacker di falsi fix software che sostengono di essere CrowdStrike». «Allarme! Sappiamo che sono stati diffusi diversi siti web dannosi e codice non ufficiale che affermano di aiutare le entità a recuperare», si legge nell’avviso diramato dall’agenzia australiana.


Cosa non è successo in Cina: il concetto di splinternet

La salvezza cinese è stata il cosiddetto “splinternet”, in soldoni il concetto di autarchia della rete internet cinese. Società “nazionali” e nessuna big tech americana con le redini in mano. Il termine “splinternet” fu usato Clyde Wayne Crews, un ricercatore del Cato Institute , ha utilizzato per la prima volta il termine nel 2001 per descrivere il suo concetto di «internet parallele che sarebbero gestite come universi distinti, privati ​​e autonomi». ed è quello che è successo sostanzialmente ieri 19 luglio, quando Hainan Airlines, Air China, China Southern Airlines, e l’aeroporto di Pechino hanno dichiarato all’emittente CGTN che non hanno avuto alcun problema perché dotate di sistemi autonomi. Alcuni problemi sono stati segnalati invece all’aeroporto di Hong Kong, con 5 compagnie aeree in particolare AirAsia. La Cina ha 21Vianet, operatore esclusivo dei servizi Microsoft Azure e Microsoft 365 nel paese del gigante asiatico. La società, che è in mano a una holding delle Isole Cayman, ospita anche data center per Alibaba e altre aziende cinesi.


(in copertina l’aeroporto di Hong Kong, ANSA/EPA/LEUNG MAN HEI)

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