Sono spuntati nove lupi nella tenuta del presidente Mattarella a Castelporziano

Il branco si è inserito, da solo, dopo diverso tempo. Prende di mira i cinghiali che scorrazzano nell’area tenendo sotto controllo la popolazione dei suini presidenziali

La tenuta presidenziale di Castelporziano è da sempre ricca di fauna: daini, caprioli, 400 vacche, cavalli maremmani e perfino 3mila cinghiali scorrazzano lungo l’area estesa per sei ettari. C’è un problema però, da un po’ di tempo la serenità degli animali è minacciata da un branco di lupi, nove esemplari per la precisione, che fanno razzia dei cinghiali della tenuta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A parlarne è oggi Il Tempo che spiega come l’invasione sia stata inizialmente sottovalutata. Gli esemplari sono entrati dalla spiaggia blindata, quella che parte da Ostia fino all’arenile “Cancelli”. Sul lato via Pontina e Pratica di Mare il muro è alto 4 metri, mentre sul lato litorale c’è una rete alta due metri sormontata da filo spinato. Ma la via d’accesso c’è e il Tempo spiega che si trova nei canali che collegano la Riserva all’arenile. Alcuni sono allagati, altri asciutti. «Nonostante griglie e saracinesche sia costantemente monitorate i Canali del Consorzio di bonifica rappresentano uno dei principali percorsi di spostamento degli animali», spiegano dalla Tenuta al quotidiano. «Sono in grado – spiegano – di arrampicarsi per due metri». Ma niente panico, perché, spiegano, il branco serve a tenere sotto controllo la popolazione dei cinghiali nell’area. Anzi, ritorna utile per le guardie zoofile. All’interno della riserva avvengono catture e abbattimenti selettivi. In quest’ultimo caso qualche capo di cinghiale è «destinato come donazione ad associazioni impegnate per le fasce più fragili e al disagio sociale». In soldoni finiscono in un ottimo ragù a mense ed eventi dedicati ai più bisognosi. In barba ai lupi e agli animalisti.


(foto di repertorio ANSA)


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