In Evidenza Governo MeloniRussiaSiria
ATTUALITÀGoverno MeloniLavoro e impresaMarina Elvira CalderonePatenteSicurezza sul lavoro

Come funziona la patente a crediti per la sicurezza nei cantieri: punti decurtati per morti bianche e malattie dei dipendenti

21 Luglio 2024 - 08:24 Redazione
La ministra del Lavoro, Marina Calderone, presenterà ai sindacati e alle associazioni imprenditoriali il decreto attuativo. Ma sul testo ci sono già alcune critiche

Arriva la patente a crediti per aumentare la sicurezza nei cantieri. Si vedranno scalare venti punti – un quinto del totale nel caso delle aziende più virtuose – le imprese che avranno incidenti mortali o dipendenti ammalati per patologie date dall’inadempienza delle norme vigenti. Quindici punti in meno nei casi di infortuni gravi che portano il lavoratore all’inabilità. Martedì la ministra del Lavoro Marina Calderone presenterà ai sindacati e alle associazioni imprenditoriali il testo del decreto attuativo. L’obbiettivo è firmarlo entro venerdì in modo tale da partire a ottobre con le nuove norme. Inizialmente il decreto toccherà le imprese edili, spiega oggi Il Messaggero, ma il governo vorrebbe estenderlo a tutti i settori produttivi.

I documenti da presentare e cosa succede in caso di scalo di sospensione

Per ottenere la patente l’azienda dovrà presentare tra i vari atti anche l’iscrizione alla Camera di Commercio, il Durc sugli adempimenti contributivi verso i dipendenti, la certificazione fiscale e la valutazione sui rischi. All’ispettorato del lavoro, con la collaborazione dell’Inail, ci saranno dei controlli nei cantieri per verificare che venga seguita la prevenzione sul posto di lavoro. La sospensione massima dell’attività delle aziende non virtuose – e interessate da incidenti mortali o che danno l’inabilità dei lavoratori – sarà di 12 mesi. Dopo, e con una serie di interventi soprattutto formativi, l’impresa potrà riottenere la patente a crediti. Ogni azienda, spiega il Messaggero, parte con 30 punti, che salgono fino a un massimo di 100 in caso di anzianità, numero dei dipendenti assunti, investimenti fatti sulla prevenzione, certificazioni e tecnologia usata per aumentare la sicurezza sul cantiere.
Morti bianche e malattie contratte sul posto di lavoro comporteranno a una decurtazione di 20 punti, gli incidenti invalidanti meno 15 punti, quelli che portano a una invalidità parziale del lavoratore 8 e che diventano 5 per inabilità temporanee. Sul testo ci sono già delle critiche. Alessandro Genovesi, segretario della Fillea Cgil, sottolinea che «per la mancanza di disposizioni protezione per cadute dall’alto si perdono soltanto 2 punti. Eppure questa è la principale causa di morte nei cantieri».

Calderone risponde alle critiche: «Ipocriti i sindacati, noi non diamo punteggi alla vita umana»

La patente a punti per i cantieri «non è uno strumento per dare un punteggio alla vita umana» ma sarà «dal 1° ottobre, un titolo obbligatorio il cui possesso abilita imprese e lavoratori autonomi a operare nei cantieri temporanei o mobili a qualsiasi titolo. L’obiettivo è la sicurezza, anche attraverso la formazione». Queste le parole alla Stampa della ministra del Lavoro Marina Calderone. «Ma non potremo avvicinarci all’obiettivo ‘zero morti’ senza coinvolgere tutte le parti – aggiunge – Da un lato interveniamo, con misure anche restrittive, perché i datori di lavoro siano responsabilizzati e sanzionati, dall’altro facciamo in modo che i lavoratori vengano formati a una sempre maggiore consapevolezza nella valutazione dei pericoli. Il punteggio riguarda le aziende. È un metro della sicurezza che le imprese sono in grado di garantire, in ragione di una serie di parametri che comprendono la loro storia e la progressione dell’attività nel tempo. Il nostro è un approccio pragmatico, non ideologico. Norme vessatorie o solo repressive servono fino a un certo punto, mentre rischiano di penalizzare imprese oneste, che investono sul futuro dei loro dipendenti e collaboratori». Secondo la Cgil e la Uil la patente così è inutile: «Accusa singolare, non immune a una certa ipocrisia – replica Calderone – Nel 2011 le organizzazioni sindacali avevano apposto la loro firma su un documento che prevedeva uno strumento che ‘operi per mezzo di un punteggio iniziale che misuri l’idoneità’ delle imprese, ‘soggetto a decurtazioni a seguito di accertate violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro’. A quanti oggi lamentano che la patente si applichi solo all’edilizia, il che peraltro non è vero in prospettiva, ricordo che i sindacati avevano controfirmato una ‘patente a punti edile’. E coloro che oggi accusano il ministro di sottovalutare la vita umana avevano immaginato, nel caso di infortuni mortali, una decurtazione di 10 punti. Nella nostra patente la decurtazione equivalente sarà 20».

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti