Torino, giornalista della Stampa pestato da militanti di CasaPound. Identificati due aggressori: saranno denunciati per lesioni aggravate – Il video

Andrea Joly aggredito davanti all’Asso di Bastoni, dov’era in corso un raduno del movimento di estrema destra. Botta e risposta tra il circolo e il giornale

Andrea Joly, giornalista de La Stampa, è stato aggredito nella serata di sabato 20 luglio all’esterno dell’Asso di Bastoni, un circolo frequentato da militanti di estrema destra in via Cellini a Torino dove era in corso un raduno di CasaPound. Lo ha raccontato lo stesso cronista del quotidiano torinese. In un filmato, girato da Joly, si vedono gli attivisti avvicinarsi chiedendogli «Sei dei nostri?». Secondo quanto riferisce La Stampa al cronista è stato intimato di consegnare lo smartphone, poi i militanti di CasaPound sarebbero passati alle minacce e all’aggressione, mentre lui si allontanava. Lo hanno fatto cadere e a quel punto lo hanno colpito con dei calci. Joly si è fatto medicare in ospedale. Dopo aver analizzato i filmati dell’accaduto, la Digos ha identificato nel pomeriggio di domenica due dei presunti autori dell’aggressione al giornalista. È confermato che si tratta di due militanti di Casa Pound. Anche per questo, secondo quanto si apprende, si profila nei loro confronti una denuncia per lesioni personali con l’aggravante del reato commesso «per agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che abbiano tra i loro scopi «la discriminazione o l’odio etnico, nazionale, razziale o religioso»


Il circolo: «Non si è qualificato, anzi ha spintonato dei ragazzi»

In una nota Asso di Bastoni ha respinto le accuse. Anzi, ha puntato il dito contro il giornalista del quotidiano torinese. «Ieri centinaia di persone hanno partecipato alla festa dei 16 anni del circolo, in un clima completamente di festa e senza alcun tipo di tensione. Durante una foto di gruppo, è stata vista una persona fare foto e video ai presenti, tra cui anche dei minorenni con i genitori, e gli è stato chiesto chi fosse. Questa persona, apprendiamo solo dai giornali essere un giornalista, non si è identificata in nessun modo come tale, ma ha anzi spintonato dei ragazzi, creando un battibecco e litigando, alzando la tensione», riportato il comunicato citato da Adnkronos. «Poi si è messo a correre, tra l’altro cadendo. Appena visto il battibecco che, ribadiamo, ha provocato il giornalista (ormai lontano dal circolo) ne è nata una scaramuccia da 20 secondi, in cui alcuni associati sono anche intervenuti per dividere e cercare di riportare la calma». «L’Asso di Bastoni ha centinaia di iscritti – spiegano – tra cui anche giornalisti iscritti all’albo, e ha organizzato tantissimi incontri negli anni, anche con giornalisti come relatori. La domanda che ci facciamo è quindi: perché non identificarsi come giornalista ma piuttosto spintonare dei ragazzi? Perché spintonare e scappare senza motivo per poi scoprire dai giornali che stava ‘lavorando’? Perché mai i tesserati del Circolo dovrebbero ‘aggredire’ un giornalista quando in questi anni sono stati sempre invitati, ospitati e abbiamo sempre accettato qualunque reportage di qualunque testata giornalistica?». Ma La Stampa ha a sua volta contraddetto la ricostruzione del circolo, diffondendo un secondo video dove si vede chiaramente il pestaggio nelle sue diverse fasi ripreso da un appartamento ai piani alti di un palazzo antistante il locale.


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