Fondazione Crt, Fabrizio Palenzona riceve avviso di garanzia: «Stupore per le indagini nei miei confronti»

Lo rende noto l’ex presidente dell’ente torinese, azionista di Unicredit, Generali e Mundys. E dal ministero l’ispezione salva dal commissariamento, per ora, la realtà piemontese

Fabrizio Palenzona ha ricevuto un avviso di garanzia dalla procura di Torino in merito all’inchiesta sul presunto patto occulto della Fondazione Crt di cui era presidente. Lo rende pubblico Palenzona stesso, mentre ha sollecitato le dimissioni del consigliere Corrado Bonadeo. «Non posso non manifestare il mio stupore per la notizia di indagini avviate nei miei confronti per avere indotto le dimissioni di Bonadeo e sono a disposizione dell’autorità inquirente per ogni informazione sull’accaduto con la certezza di poter chiarire ogni elemento della vicenda», ha dichiarato. «Preciso che, come noto, ho personalmente denunciato all’Autorità di vigilanza – spiega Palenzona – appena ne ho avuto contezza l’esistenza di un patto occulto tra componenti degli organi della Fondazione Crt promosso sulla base di una raccolta di firme dall’avvocato Bonadeo. Inoltre, come è altrettanto noto, ho rassegnato le mie dimissioni da presidente della Fondazione Crt quando il consiglio di amministrazione della Fondazione ha ritenuto, deliberando a maggioranza, l’esposto all’Autorità di vigilanza improprio e infondato, sì da giustificare anche il licenziamento immediato del segretario generale reo di avere, su mia indicazione, trasmesso gli atti al Ministero dell’Economia. Quanto alle dimissioni dell’avvocato Bonadeo, riconosciutosi responsabile e autore del cosiddetto patto occulto, ogni atto da me compiuto è stato trasparentemente rappresentato agli organi della Fondazione e al Ministero vigilante».


L’inchiesta

Intanto non ci sarà alcun commissariamento per Crt, ma prescrizioni a cui adempiere. Sarebbe questo l’orientamento del Ministero dell’Economia, ente vigilante sulle fondazioni, nei confronti della realtà torinese azionista di Unicredit, Generali e Mundys. Dopo settimane di indagini gli ispettori si sono concentrati sulle nomine effettuate dal cda dopo che l’allora presidente Fabrizio Palenzona se ne andò via in modo polemico, dimettendosi il giorno dopo. Al vaglio anche le consulenze legali della fondazione. Finora l’ente deve effettuare su richieste del Mef alcune modifiche statutarie per evitare conflitti di interesse nell’ambito delle nomine.


(Fabrizio Palenzona durante il convegno Donat-Cattin uomo di Stato e leader Dc a venticinque anni dalla scomparsa”Torino, 19 marzo 2016. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)

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