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La storia di Gaia de Domenico, a 19 anni la più giovane laureata italiana: «Noi dislessici siamo capaci di pensare fuori dagli schemi»

22 Luglio 2024 - 20:20 Alba Romano
Ha appena conseguito il titolo in Biologia e Scienze dei Materiali all’Università di Loughborough

A soli di 19 anni è la più giovane laureata italiana. Gaia de Domenico, di Noli (Savona), ha conseguito il titolo in «Biologia e Scienza del Materiali» all’Università di Loughborough, in Inghilterra, lo scorso 19 luglio. La sua tesi di ricerca – scrive Savona News – ha già suscitato grande interesse nel mondo scientifico. Nel suo studio ha esplorato le potenzialità di un innovativo materiale biologico intelligente, capace di muoversi in risposta a impulsi specifici, che potrebbe aprire la strada a possibili rivoluzioni in ambito medico e non solo.

Linkedin Gaia de Domenico | Diploma di laurea

Gaia è un cervello in fuga. A 16 anni entra all’università di Loughborough con una borsa di studio della Fondazione Pietro Pittini di Trieste. Ma la sua storia assume un valore ancora più significativo alla luce della diagnosi di dislessia e ADHD. I sistemi didattici, le modalità di apprendimento in Uk, la determinazione hanno consentito a de Domenico di dimostrare tutte le proprie potenzialità e competenze, raggiungendo in tempi record la laurea. «Spero di essere un esempio per tutti i ragazzi dislessici o con Adhd che in Italia non vengono capiti oppure vengono sottovalutati: le persone dislessiche spesso eccellono nella capacità di pensare fuori dagli schemi, proponendo idee eccellenti e non ortodosse che non sono solo fresche, ma anche redditizie e poi hanno la capacità di utilizzare il ragionamento logico in modo critico», sottolinea la giovane al giornale locale.

Ora per la 19enne si apre un altro capitolo (accademico): «A settembre entrerò a far parte dell’Università di Birmingham come dottoranda nel dipartimento di Chimica. Sono entusiasta di intraprendere questo nuovo viaggio, di approfondire la mia ricerca e di continuare a perseguire la mia passione per la scienza», scrive su LinkedIn.

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