Il decreto Scuola e Sport è legge: via libera definitivo del Senato. Ecco cosa cambia
Il decreto Scuola e Sport è diventato legge. Con 98 voti favorevoli, 70 contrari e un solo astenuto, il disegno di legge su cui il governo aveva chiesto il voto di fiducia è stato approvato dal Senato, dopo essere passato alla Camera lo scorso 17 luglio. Il provvedimento introduce diverse novità per l’anno scolastico 2024/2025: dal potenziamento del sostegno agli alunni con disabilità, agli aiuti per gli studenti stranieri, fino all’impegno per garantire l’organico dei docenti, oltre a misure riguardanti università e ricerca. Il ddl porta la firma dei principali ministri di competenza: oltre a Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, hanno firmato Andrea Andrea Abodi (Sport), Anna Maria Bernini (Università e Ricerca), Alessandra Locatelli (Disabilità), Matteo Salvini (Trasporti). Alcune misure hanno suscitato dibattito nelle ultime settimane, come l’assegnazione di un docente dedicato all’insegnamento dell’italiano per le classi con almeno il 20% di studenti stranieri neo-iscritti che non possiedono un livello A2 nella lingua italiana. Tra le misure, il decreto prevede anche interventi per le Olimpiadi Milano-Cortina, attribuendo all’amministratore delegato della società responsabile per le infrastrutture anche le funzioni di commissario straordinario per la realizzazione di alcune opere.
Alunni con disabilità
Il decreto, composto da 26 articoli, interviene in modo significativo sul sostegno agli alunni con disabilità, cercando di affrontare diverse problematiche, come la carenza di docenti specializzati e la scarsa continuità del docente assegnato a un determinato alunno. Una delle novità introdotte dal ddl è la possibilità, per i docenti con tre anni di servizio, di seguire percorsi di specializzazione sul sostegno organizzati da «Indire», da completare entro il 31 dicembre 2025. La stessa opportunità è prevista per i docenti che hanno ottenuto il titolo all’estero ma sono in attesa di riconoscimento da parte del ministero: Indire attiverà percorsi straordinari per l’acquisizione del titolo. Tuttavia, questi docenti dovranno rinunciare a qualsiasi richiesta di riconoscimento del titolo estero. Inoltre, le famiglie possono chiedere la riconferma del docente di sostegno dell’anno precedente, sebbene sempre su valutazione del dirigente scolastico nell’interesse dell’allievo.
Cosa cambia per lo sport
Nei sport di squadra che coinvolgono atleti professionisti e prevedono meccanismi di mutualità generale, le leghe sportive professionistiche hanno diritto a una rappresentanza equa negli organi direttivi delle federazioni competenti, in proporzione al loro contributo economico al sistema sportivo. È prevista anche una normativa specifica che consente alle sole società di calcio che sono «in regola dal punto di vista fiscale» di accedere alle camere di compensazione, strumenti attraverso i quali le leghe gestiscono i rapporti economici tra le società. Inoltre, viene istituita una Commissione indipendente per monitorare l’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche. La normativa viene aggiornata anche riguardo ai rimborsi per le prestazioni sportive dei volontari. La Nado Italia, l’organizzazione antidoping nazionale, sarà riconosciuta come «agenzia tecnica indipendente” con personalità giuridica propria. Infine, si apportano modifiche alla regolamentazione dell’accesso alla distribuzione delle risorse derivanti dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi dei campionati di calcio.
Università
Il decreto agisce anche sul mondo dell’università. Per il 2024, il fondo destinato a supportare le spese di locazione abitativa degli studenti fuori sede iscritti alle università statali sarà incrementato di 10,3 milioni di euro. Questo contributo è riservato agli studenti provenienti da famiglie con un Isee non superiore a 20mila euro e che non ricevono altri aiuti pubblici per l’alloggio.
Le novità per i docenti
Il provvedimento interviene anche sull’organico docente e sulle immissioni in ruolo. Viene innanzitutto eliminata la procedura per chiamata, anche conosciuta come call veloce, introdotta dall’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e che permette l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente ed educativo sui posti che rimangono vuoti in ciascun anno scolastico dopo le operazioni di assunzione a tempo indeterminato. Per l’immissione in ruolo dei docenti è stata confermata la procedura tramite concorsi e graduatorie a esaurimento (Gae), con possibilità di attingere alle Graduatorie provinciali di supplenza (Gpa). Per quanto riguarda i concorsi, sono state modificate alcune regole: se resta il punteggio minimo di 70 su 100 per superare la prova scritta, lo sbarramento sarà definito dai punteggi più alti, con accesso all’orale consentito per i candidati che hanno conseguito lo stesso punteggio dell’ultimo degli ammessi.
Le (dure) critiche dell’opposizione
La vastità del decreto non è passata inosservata durante la discussione in Senato. «Siamo di fronte all’ennesimo decreto pot-pourri, che non risponde né al requisito della necessità né a quello dell’urgenza. Questo governo ha ormai trasformato l’urgenza in uno strumento ordinario, anzi nell’unico con cui si legifera, nonostante la Corte Costituzionale e il Presidente della Repubblica abbiano espresso innumerevoli moniti, perché la decretazione d’urgenza mortifica il Parlamento», ha dichiarato Alessandra Maiorino, vicepresidente del gruppo M5S al Senato, durante il dibattito in Aula, criticando duramente il decreto.
«Ma soprattutto: cosa c’è di urgente nella disposizione – inserita alla Camera – che crea squilibri nelle federazioni sportive, dando peso solo al contributo economico senza considerare il numero di iscritti e relegando il mondo dilettantistico alla marginalità, in violazione dell’articolo 33 votato solo pochi mesi fa?», ha aggiunto. «E inoltre, come si può definire “indipendente” la nuova Commissione sui bilanci delle società professionistiche se è nominata con decreto della Presidente del Consiglio? Per quanto riguarda scuola e università, le principali criticità riguardano la specializzazione sul sostegno per chi ha conseguito i titoli all’estero e la vergognosa proroga degli assegni di ricerca a scapito dei contratti, che offrono più tutele e più diritti ai nostri ricercatori».
Della stessa linea la senatrice Enza Rando, componente della Commissione Cultura, che ha dichiarato: «Con quello di oggi siamo al decreto 77 in un anno e mezzo di legislatura: record negativo di abuso del potere esecutivo sul Parlamento. A partire dalle modifiche per gli insegnanti di sostegno: invece di affrontare i 13mila posti scoperti, il Governo inventa una nuova strada di reclutamento che rischia di creare insegnanti di Serie A e insegnanti di serie B, senza risolvere il problema della precarietà e garantire trasparenza». La senatrice ha poi concluso: «Per non parlare dell’avvio del commissariamento dell’Istituto Indire, rappresentazione della volontà dell’esecutivo di prendere il controllo diretto sulle filiere della conoscenza. O della mancanza di un sistema di certificazione linguistica uniforme a livello nazionale, caposaldo di ogni politica di inclusione: non stupisce viste le dichiarazioni del Ministro Valditara sulle classi separate per stranieri».
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