Tentato assassinio di Trump, la direttrice del Secret Service Kimberly Cheatle si dimette

Lunedì, nel corso di un’audizione in Congresso, ha ammesso il «fallimento operativo più significativo» per l’agenzia

Kimberly Cheatle, direttrice del Secret Service, si è dimessa. A riportarlo è Abc citando alcune fonti. Cheatle è stata lunedì messa sotto torchio nel corso di un’audizione in Congresso sul tentato assassinio di Donald Trump. Durante l’udienza di quasi cinque ore di fronte al Comitato di vigilanza, i membri si sono uniti nel mettere in discussione l’incarico di Cheatle e l’hanno attaccata per aver eluso le indagini, su tutto, dai fallimenti che hanno preceduto la sparatoria al raduno di Trump alle domande generali sull’impatto della violenza armata.


L’audizione al Congresso che ha fatto a pezzi Kimberly Cheatle

«Questo comitato non è noto per … il suo modello di bipartitismo, ma penso che oggi siamo uniti all’unanimità nella nostra delusione per la vostra mancanza di risposte», ha detto a Cheatle il presidente della supervisione James Comer (R-Ky.). Dal canto suo la dimissionaria ha riconosciuto che il tentativo di assassinio è stato il «fallimento operativo più significativo» per l’agenzia negli ultimi decenni. Ma ha fornito anche una serie di risposte evasive su cosa è andato storto, citando ripetutamente la revisione in corso o rimandando all’FBI, che sta conducendo un’indagine. Nel corso dell’audizione la direttrice si è limitata a dire che il 20enne Thomas Crooks, che ha sparato appostato sul tetto di un deposito a 150 metri di distanza dal palco, si trovava «fuori dal perimetro di sicurezza». Ma non ha chiarito quale fosse il piano per proteggere l’ex presidente e perché il giovane, che è riuscito a salire su quell’edificio, ha avuto tutto il tempo di organizzarsi, quando gli agenti avevano dichiarato quello spazio come sicuro.


(in copertina la direttrice dei servizi segreti degli Stati Uniti Kimberly Cheatle nell’udienza della Commissione ANSA/EPA/MICHAEL REYNOLDS)

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