Crollo di Scampia: i morti salgono a tre. Al Caldarelli deceduta Patrizia Della Ragione, zia e mamma delle altre due vittime
Sale il bilancio delle vittime nel crollo di Scampia. All’ospedale Cardarelli di Napoli è deceduta Patrizia Della Ragione, 53 anni. Era stata ricoverata per un politrauma, aveva riportato anche la frattura della milza e del bacino. Patrizia Della Ragione era la madre di Roberto Abbruzzo, la prima vittima del crollo, di 29 anni. L’altra vittima, Margherita Della Ragione, 35 anni, era la nipote di Patrizia. Giuseppe e Luisa Abbruzzo, rispettivamente di 34 e 23 anni, figli di Patrizia Della Ragione, sono ricoverati nell’Ospedale del Mare. Giuseppe si trova in gravi condizioni. La donna deceduta era la nonna di quattro delle sette bambine ricoverate nell’ospedale pediatrico Santobono. Per ora il procuratore aggiunto Simona Di Monte, ipotizza i reati di disastro, crollo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose.
La relazione del 2016: «Distacchi nelle passerelle e amianto»
Sono ottocento gli evacuati dopo il cedimento del ballatoio al terzo piano. Tra questi solo 66 famiglie sono potute rientrare nelle loro abitazioni. Si cercano di capire le esatte cause del cedimento del ballatoio: tra le ipotesi c’è la mancata manutenzione. Altri puntano il dito contro il cantiere della ristrutturazione appena avviato, ma i tecnici del comune di Napoli assicurano che i lavori erano appena iniziati e non era stata effettuata alcuna opera impattante sull’edificio. E c’è anche l’ombra dell’abusivismo. Le case alla Vela sono perlopiù occupate in modo illegittimo: quando una di queste viene sgomberata gli abusivi costruiscono passerelle artigianali e abbattono i muri. Pesano i rischi relativi alla situazione strutturale della Vela Celeste erano già contenuti nel bando ‘Restart Scampia’ nel 2016 relativo all’abbattimento delle Vele. «Si notano distacchi delle passerelle, con grave pericolo per i residenti», riporta il documento sul Corriere del Mezzogiorno. «L’intera rete di collegamento pedonale tra i vari piani è costituita da passerelle in acciaio e cemento armato posizionate nella parte centrale tra i due corpi di fabbrica paralleli. Tale struttura – è scritto nel documento di cui da notizia il quotidiano – si trova in uno stato di degrado dovuto a fenomeni di forte corrosione per la scarsa manutenzione che si è protratta negli anni. In molte parti si notano distacchi delle stesse passerelle, con grave pericolo per i residenti». Nella relazione di «Restart Scampia» gli ingegneri incaricati evidenziano, a proposito della Vela Celeste, anche l’amianto. «In via preliminare va detto che è interessata dalla presenza di materiale pericoloso per la salute umana. Nei parapetti dei balconi e delle passerelle, infatti, è stata riscontrata la presenza di amianto», rende noto il Corriere del mezzogiorno.
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