Dro, orsa catturata e rilasciata dai forestali: «Le analisi ci diranno se è quella che ha aggredito il turista». Il gps per monitorare gli spostamenti
Dopo giorni di ricerche i carabinieri del corpo forestale hanno individuato e catturato un’esemplare femmina di orso nella zona di Dro, nell’Alto Garda in provincia di Trento, dove il 16 luglio un turista francese è stato aggredito dall’esemplare Kj1. I militari hanno bloccato l’orsa grazie a una trappola tubo, l’hanno sedata e le hanno messo un radiocollare prima di rilasciarla in libertà. Intanto il laboratorio eseguirà le analisi genetiche per capire se quello trovato ora è lo stesso plantigrado responsabile della aggressione, mentre sarà possibile seguirne gli spostamenti grazie al dispositivo gps. Il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti aveva emesso due ordinanze di abbattimento nei confronti di Kj1, l’orsa più anziana del Trentino, sospese in via preventiva dal Tar in attesa di valutare il ricorso presentato dalle associazioni animaliste contro il provvedimento. Nell’ordinanza Fugatti chiedeva anche il monitoraggio dell’area al Corpo forestale «al fine di assicurare la massima tutela dell’incolumità e della sicurezza pubblica». L’amministrazione ha ammesso «l’impossibilità di interdire alle persone le aree frequentate da Kj1 sotto i profili tecnico e sociale», una superficie di circa 110 chilometri quadrati, con al suo interno una rete di sentieri e strade forestali lunga 250 chilometri e con circa 100 accessi diversi. Per decidere la sorte di Kj1 il Tar si riunirà il prossimo 5 settembre, quando al Tar si terrà l’udienza collegiale in merito al possibile abbattimento dell’esemplare. A meno che il presidente della Provincia non intervenga con un decreto di abbattimento come già fece nel caso di M90. In quel caso l’orso, dotato di un radiocollare, fu ucciso lo stesso giorno in cui venne firmato il provvedimento.