Russia, esplode un’autobomba nella periferia di Mosca: due feriti. Kuleba in missione in Cina: «Pronti a dialogare con il Cremlino»

Il viaggio in Cina del ministro degli Esteri di Kiev è il primo dall’inizio della guerra

Un ordigno esplosivo installato all’interno di un’auto parcheggiata nel nord di Mosca è esploso nella mattinata di oggi, mercoledì 24 luglio, provocando due feriti. A darne notizia è Irina Volk, rappresentante del ministero degli Interni russo. In un primo momento, sembrava che tra i feriti ci fosse anche Andrey Torgashov, un funzionario militare russo e fondatore della società di sicurezza privata Vector-Zashchita. Dopo che la notizia ha iniziato a circolare, Torgashov e sua moglie hanno smentito le ricostruzioni riportate da alcuni media. «Questa esplosione non ha nulla a che fare con me», ha detto il funzionario militare russo, precisando di non essere in servizio. I due feriti nell’esplosione dell’autobomba sono stati portati in una struttura medica di Mosca, mentre la polizia sta indagando per accertare quanto accaduto e identificare i responsabili.


Il viaggio di Kuleba in Cina

Mentre la capitale russa era in stato di allerta per l’esplosione dell’autobomba, il ministro degli esteri Ucraino, Dmytro Kuleba, ha incontrato il suo omologo cinese, Wang Yi, a Guangzhou. Si tratta della prima visita in Cina di un alto funzionario di Kiev da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel febbraio 2022. Per quanto riguarda la guerra in corso, Wang ha detto di sostenere «tutti gli sforzi favorevoli alla pace» e ha assicurato che la Cina «continuerà a svolgere un ruolo costruttivo nel raggiungimento di un cessate il fuoco e nella ripresa dei colloqui di pace», nonostante «le condizioni e i tempi non siano ancora maturi».


La reazione del Cremlino

Kuleba, dal canto suo, ha assicurato che l’Ucraina è disposta a iniziare i colloqui di pace con la Russia, ma solo se Mosca «è pronta a negoziare in buona fede». Attualmente, ha aggiunto il ministro degli Esteri di Kiev, «non vediamo tale preparazione da parte russa». I negoziati, ha concluso, «dovrebbero essere razionali e sostanziali e mirati a raggiungere una pace giusta e duratura». Ci ha pensato Dmitry Peskov, portavoce di Vladimir Putin, a rispondere (a distanza) alle parole di Kuleba. L’apertura del ministro ucraino a un dialogo con la Russia, ha precisato il portavoce del Cremlino, «è in sintonia con la posizione» di Mosca.

Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi (EPA/Pedro Pardo)

In copertina: Un fermo immagine tratto da un video mostra l’automobile all’interno della quale è esploso un ordigno ferendo due persone, a nord di Mosca, 24 luglio 2024. (ANSA/TASS)

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