Saviano contestato a Varese, la Digos indaga sullo striscione: «Cantastorie sporco, lo stereotipo del buon napoletano»
«Schifato da tutta Italia, cantastorie sporco come uno straccio di seconda mano, ecco lo stereotipo del buon napoletano». Sono le parole di stampo razzista apparse su uno striscione spuntato al Varese Summer Festival contro Roberto Saviano, ospite per la presentazione del suo spettacolo «Appartenere – La vita intima del potere criminale». All’arrivo, vicino ai Giardini Estensi, lo scrittore si è ritrovato un benvenuto poco accogliente. Lo striscione è stato rapidamente rimosso, ma è già oggetto di indagine da parte della Digos di Varese, che sospetta la mano di gruppi di estrema destra. In risposta all’accoglienza ostile, Saviano ha dichiarato: «Lo prendo come un benvenuto. Questa è casa mia». E ha aggiunto, davanti a centinaia di spettatori: «Laddove c’è la parola, quella è casa mia. Mi hanno invitato qui a Varese a raccontare, quindi sono a casa. L’idea che possano essere loro a decidere chi entra e chi esce mi fa orrore. Quindi doppiamente felice di essere qui ai Giardini Estensi di Varese». Le indagini proseguono, con particolare attenzione alle telecamere di sorveglianza della zona per identificare i responsabili dello striscione.
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