Omicidio Francesca Deidda, i ris per sette ore dentro la casa della coppia. Trovate tracce nel divano e «portati via i cuscini»

Il marito Igor Sollai, in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere aveva provato, invano, a venderlo. «Adesso ci aspettiamo solo una confessione» ha detto ai giornalisti l’avvocato Piscitelli che difende la famiglia della donna

Sono servite sette ore per analizzare e passare al microscopio l’abitazione in cui vivevano Francesca Deidda, la 42enne sparita a maggio da San Sperate, paese a una ventina di chilometri da Cagliari, e ritrovata cadavere in un borsone abbandonato nelle campagne tra Sinnai e San Vito pochi giorni fa, e il marito Igor Sollai, 43 anni, attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario e occultamente di cadavere. I specialisti dell’Arma sono entrati in via Monastir dove viveva la coppia e hanno portato via dei «sacchi neri», sostiene l’avvocato Gianfranco Piscitelli che rappresenta Andrea Deidda, il fratello della vittima. Andrea oggi era presente durante gli accertamenti insieme alla criminologa Simona Ledda, per conto di Roberta Bruzzone. All’interno dei sacchi i cuscini del divano e altro materiale. Perché le analisi si sono concentrante sul divano? Perché Igor Sollai, dopo la scomparsa della moglie, voleva liberarsene, vendendolo, ma non c’è riuscito. Saranno analizzati i reperti insieme alle tracce biologiche e di sangue trovate ieri a bordo della Toyota Yaris che era in uso della donna anche essa messa in vendita dal marito con il consiglio, all’acquirente, di lavarla a modo. L’autopsia sul copro della donna, trovato dentro un borsone, sarà eseguita la prossima settimana alla presenza dei consulenti nominati dalla Procura e dagli avvocati di difesa e del fratello della vittima. «Domani torneremo in carcere a parlare con il nostro assistito – ha detto l’avvocato Carlo Demurtas che difende il 43enne insieme alla collega Laura Pirarba – ci confronteremo con lui sugli ultimi elementi emersi». «Adesso ci aspettiamo solo una confessione – ha dichiarato ai giornalisti l’avvocato Piscitelli al termine dei rilievi del Ris – c’è poco da continuare a negare. I carabinieri hanno portato via pacchi neri, il quadro indiziario secondo me adesso è chiaro».


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