Olimpiadi di Parigi 2024, Macron rivendica la scelta della cerimonia sulla Senna: «Dal primo giorno, ho lottato contro il disfattismo»

L’orgoglio del presidente francese a Le Parisien: «Ora sono una realtà e come in tutti questi momenti, c’è anche una sensazione di vertigine»

«Ormai ci siamo». I Giochi Olimpici di Parigi 2024 «sono una realtà e come in tutti questi momenti, c’è anche una sensazione di vertigine», ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, in alcune dichiarazioni esclusive riportate questo pomeriggio dal quotidiano Le Parisien. «Renderemo omaggio al patrimonio culturale della Francia attraverso le sue canzoni e la presenza di artisti contemporanei e classici, grazie alle più belle vedute di Parigi, uno spirito di unità e universalismo», prosegue il presidente, che spera di poter approfittare di questo primo week-end olimpico per seguire le prove di nuoto, judo, scherma, rugby a 7. Macron ricorda quell’8 agosto 1992, quando all’epoca quindicenne, davanti allo schermo della tv di casa ad Amiens, nel nord della Francia, si appassionò per le Olimpiadi di Barcellona, la staffetta 4 x 100 metri maschile, con Carl Lewis che porta gli Usa verso l’impresa olimpica. Oppure lo zar Sergueï Bubka, sconfitto in finale del salto con l’asta. «Lewis e Bubka – racconta il numero uno dell’Eliseo – hanno segnato la mia giovinezza. Faccio parte di quella generazione che è cresciuta con loro, che si è emozionata guardandoli in tv con mio fratello piccolo». Domani, in tribuna presidenziale, trasformerà il sogno in realtà, inaugurando i Giochi insieme a Bubka, oggi uno dei membri del Cio.


Nell’intervista al Parisien, Macron ricorda le difficoltà ma anche l’orgoglio di una cerimonia di apertura sulla Senna, mai realizzata finora. «Dal primo giorno, ho fatto in modo che fosse possibile lottando contro il disfattismo e chiedendo ai miei governi di imporre a tutta la macchina dello Stato un rigore di esecuzione» afferma, senza tuttavia nascondere a poche ore la paura perché «bisogna accogliere nelle migliori condizioni un centinaio di capi di Stato e di governo stranieri per la cerimonia», tra cui il presidente italiano, Sergio Mattarella. «Sarò vigile fino all’ultmo secondo – assicura Macron – lo Stato, tutti i servizi mobilitati, il comitato olimpico e i partner, saremo tutti in apnea fino all’8 settembre e la fine dei paralimpici. Allentare la pressione prima è impossibile».


Leggi anche: