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Regionali Emilia-Romagna, il centrodestra sostiene la candidatura di Elena Ugolini

25 Luglio 2024 - 15:04 Massimo Ferraro
La decisione di puntare sull'esponente civica dopo un incontro tra Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e Udc

Il centrodestra si presenterà alle elezioni regionali in Emilia-Romagna del 17 e 18 novembre 2024 sostenendo la candidatura civica di Elena Ugolini. La decisione è stata presa dai responsabili di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e Udc, che hanno ufficializzato l’accordo. «Il “sì” del centrodestra è arrivato dopo una riunione su proposte e programmi, svolta tra la candidata civica Ugolini e i rispettivi coordinatori regionali del centrodestra dopo quella tenutasi sabato», hanno comunicato gli esponenti regionali del centrodestra. Ugolini aveva già iniziato la campagna della sua lista civica, con un incontro nella sua Rimini al quale avevano partecipato diverse personalità politiche e del mondo cattolico. Ugolini è stata sottosegretaria al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sotto il Ministro Francesco Profumo, del governo Monti dal 2011 al 2013, per poi tornare al liceo paritario “Malpighi” di Bologna come preside. «Apprezzo e sono grata per il sincero e convinto supporto che il centrodestra mi sta dimostrando. Sono una civica che ha lanciato una sfida che a tanti sembra impossibile, ma, credetemi, non è così», ha commentato Ugolini, «dobbiamo parlare al cuore delle persone rimettendole al centro dell’agire politico e dell’attenzione della nostra Regione. Non ci dobbiamo accontentare: ci sono richieste e bisogni che sto ascoltando in queste settimane che mi confermano ciò che già sapevo. L’Emilia-Romagna ha bisogno di una svolta». I responsabili regionali dei partiti di centrodestra hanno diffuso una nota in cui dichiarano che Elena Ugolini «è la persona giusta per andare oltre gli steccati ideologici e dare una nuova prospettiva alla regione, per liberare le migliori energie del nostro territorio ponendo al centro la persona, senza guardare l’appartenenza a un certo partito o sistema».

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