Il caso dello specchio autografato in diretta da Pistoletto e finito a casa di Bortone. «È una violazione del codice etico»
C’è un nuovo caso che riguarda Serena Bortone, la conduttrice televisiva Rai di CheSarà che aveva letto il monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile all’apice di uno scontro che vedeva coinvolti la premier e i vertici di viale Mazzini, fino alla sospensione di sei giorni e al cambio nel prossimo palinsesto. A parlarne è il Fatto Quotidiano che racconta come, in una puntata del marzo 2023 di Oggi è un altro giorno in cui era ospite l’artista di arte povera Michelangelo Pistoletto la conduttrice si fece autografare uno specchio, che portò poi a casa da esibire in salotto. A scoprire dove fosse finito l’oggetto, che dopo l’intervento dell’artista ha sicuramente acquisito valore sebbene non vi sia stata una valutazione, sono stati gli obiettivi dei fotografi de la Repubblica che sono andati a casa di Bortone per un servizio sulle case dei vip. Un articolo che è uscito a dicembre del 2023, corredato da alcune foto in cui si vede lo specchio appeso a una parete sopra un armadio. Secondo quanto riferisce il Fatto, voci di corridoio in viale Mazzini, evidentemente di chi non ha in simpatia la conduttrice, suggeriscono come questo episodio sia una violazione del codice etico dell’azienda, in particolare del principio di profesisonalità: «Ciascun esponente aziendale e collaboratore non può sfruttare nella vita sociale la posizione che ricopre per ottenere vantaggi economici o di qualsivoglia genere ovvero utilità che non gli spettino».
La firma di Pistoletto
Il 14 marco 2023 l’artista è ospite del programma di Bortone, che gli chiede di spiegare il significato di una delle sue opere più famose, «Il terzo Paradiso». La produzione aveva acquistato uno specchio per l’occasione ma l’aveva poi scartato perché considerato troppo piccolo, così Bortone aveva portato un suo oggetto personale. «Tutto può diventare opera d’arte. Io questo poi me lo porto a casa: è mio lo specchio», aveva scherzato con l’artista che aveva disegnato degli schizzi sull’oggetto e l’aveva firmato. «Il prezzo poi lo vediamo», le aveva risposto. A distanza di più di un anno da quella puntata, e di oltre 7 mesi dal servizio di la Repubblica, a viale Mazzini si è tornati a raccontare quell’episodio. La conduttrice non è voluta intervenire pubblicamente, ma lo hanno fatto i suoi collaboratori – come riferisce il Corriere della Sera – con tranquillità: «Fu un’idea concordata con l’artista. Lo specchio messo a disposizione dalla produzione era brutto e Bortone, sapendo come si sarebbe svolta l’intervista, ne aveva portato uno della nonna dalla casa di Anzio». E aggiungono: «Si deve considerare allora un bene anche un autografo di un autore su un libro?».
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