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Netanyahu conferma: «Vertice a Roma per Gaza tra Cia, Mossad, Qatar ed Egitto»

L’indiscrezione è stata data per prima su Walla dal giornalista Barak Ravid, che cita fonti di Tel Aviv e Washington. Ora arriva la conferma del premier israeliano: una delegazione è pronta per l’inizio di questa settimana

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu, incontrando Donald Trump a Mar-a-Lago, ha detto che Israele invierà una squadra negoziale ai colloqui per il cessate il fuoco a Roma «probabilmente all’inizio della settimana». Inizialmente si è parlato di domenica 28 luglio, come giornata per l’incontro tra il capo del Mossad David Barnea, il direttore della Cia William Burns, il premier del Qatar Mohammed bin Abdel Rahman al-Thani e il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamal. I colloqui sono stati fissati per discutere «dell’accordo sugli ostaggi ancora nelle mani di Hamas» e su «un cessate il fuoco a Gaza». A far uscire per prima la notizia Walla, sito internet di informazione israeliano, il giornalista Barak Ravid che cita fonti di Tel Aviv e Washington secondo cui il premier Benyamin Netanyahu ha indurito le sue posizioni e per questo non si attende una svolta nei negoziati. Anche perché il primo ministro vuole l’istituzione di un meccanismo per monitorare il movimento di armi e militanti palestinesi dal sud della Striscia di Gaza al nord e il mantenimento del controllo israeliano della striscia di terra tra Gaza e l’Egitto. Sempre secondo quanto riportato dal sito, l’incontro di domenica «non dovrebbe includere negoziati dettagliati sulle restanti lacune, ma concentrarsi principalmente sulla strategia da seguire». Un funzionario israeliano – citato sempre da Walla – ha escluso che a Roma si possa arrivare ad una svolta. «Netanyahu – ha spiegato – vuole un accordo che non può essere raggiunto. In questo momento non è pronto a muoversi, quindi potremmo finire in una crisi nei negoziati e non in un accordo». Walla riferisce che la Cia ha rifiutato di commentare.


Durante l’incontro di giovedì sera con il presidente Usa Joe Biden, il premier israeliano ha fatto sapere di non voler «ritardare l’accordo (sul cessate il fuoco, ndr), entro due giorni verrà fatta una nuova offerta da Israele a Hamas», ha detto alle famiglie degli ostaggi, citato da tv Channel 12. Biden e Netanyahu hanno incontrato i rappresentanti delle famiglie rapite con cittadinanza americana, invitati alla Casa Bianca dal presidente Usa. «Biden ci ha dato la speranza che qualcosa accadrà nei prossimi giorni. Dopo quello che abbiamo sentito siamo più ottimisti di quanto lo siamo stati dall’ultimo accordo. Abbiamo ricevuto una promessa da Biden e Netanyahu che capiscono l’urgenza di questo momento per concludere l’accordo. Hamas capisce che la palla è nel suo campo e che la pressione internazionale è tale che grazie ad essa non hanno più nessun posto dove scappare», hanno dichiarato i familiari dei rapiti alla tv israeliana. Nel frattempo, Netanyahu è arrivato a Mar-a-Lago per incontrare Donald Trump: lo riferisce la Cnn. Si tratta del loro primo incontro da quando il tycoon ha lasciato la Casa Bianca. Il focus è sulla guerra a Gaza e il futuro della Palestina.


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