La vendetta di Sangiuliano: il ministro prepara un libro sulle gaffe altrui
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è famoso per le sue gaffe. Da Colombo influenzato da Galileo a Time Square a Londra, fino ai 300 mila visitatori per la “sua” mostra passando per il Premio Strega. Ma ora ha deciso di vendicarsi. Scrivendo un libro intitolato “Le gaffe degli altri”. «Ho tante fonti nei giornalisti e nelle redazioni. Ci divertiremo», dice minaccioso al Foglio. E già c’è qualche aneddoto da raccontare: «Francesco Merlo ha scambiato Polignano con Putignano e si è inventato la parola innito che non esiste». Ma anche «Paolo Mereghetti sul Corriere ha confuso Gianni Schicchi, quello dell’opera di Puccini, con Riccardo Schicchi, quello di Cicciolina».
Poi si passa alla politica: «E vogliamo parlare dei libri di Renzi? Ogni dieci righe un errore: ha collocato una battaglia che si svolse a Pistoia a Firenze per licenza poetica». Il ministro, spiega oggi Libero, si riferisce all’opera “Stil novo”: l’allora sindaco spostò nel rione fiorentino di Gaviniana la battaglia avvenuta nel 1530 a Gaviniana, paesino del Pistoiese, decisiva per la capitolazione della Repubblica e il ritorno dei Medici. Infine, c’è il più furbo di tutti, ovvero l’editorialista del Corriere Massimo Gramellini: «Si è consegnato e mi ha detto: è inutile che cerchi errori, te li segnalo io direttamente». Quello che non sfugge di questo elenco è però palese: nessuno di questi è diventato ministro della Cultura. Finora, almeno.
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