Il gin della corona, il matrimonio con lo sciamano e la promessa non mantenuta. Cosa succede nella famiglia reale norvegese

La principessa Marta Luisa aveva promesso di rinunciare agli impegni reali e con essi all’uso del nome della corona. L’operazione commerciale con il marito businessman sembra puntare in un’altra direzione

È una lettera del 15 luglio della distilleria Oslo Håndverksdestilleri (OHD) all’autorità sanitaria nazionale a causare tumulto in queste ore in Norvegia. Nel testo visionato dalla testata norvegese Aftenposten si legge l’etichetta di una nuova selezione di bacche che la distilleria intende utilizzare in uno dei propri gin. Il testo, scritto con toni d’orgoglio, informa che la selezione è stata creata appositamente per il matrimonio della principessa Marta Luisa di Norvegia con Durek Verrett. E il problema è proprio qui. Perché la principessa aveva promesso che non avrebbe mai usato il proprio nome e quello della famiglia reale per scopi commerciali. Lo aveva fatto affinché suo padre, Re Harald V, accettasse l’imminente matrimonio con l’uomo d’affari e guru sciamanico statunitense, nell’ambito di un annuncio più drastico di Marta Luisa: quello di non svolgere più impegni reali.


Lo sciamano

La decisione – spiega il Guardian – mirava a tutelare l’immagine della corona. Sebbene abbia numerosi ammiratori, tra cui alcuni a Hollywood come Gwyneth Paltrow e Antonio Banderas, un uomo tanto votato al business e alla commercializzazione della propria persona non piace alla famiglia reale norvegese. Dalle parti di Oslo sono ancora freschi nella memoria gli amuleti e i medaglioni curativi messi in vendita durante gli anni più difficili del Covid. Ma la corona non si monetizza. Perciò vadano le nozze che si terranno il prossimo 29 agosto, in una quattro giorni tra i fiordi di Geiranger, ma “fuori” dalla famiglia. «Abbiamo valutato questo da tutte le angolazioni e alla fine è stata una decisione condivisa», aveva alla fine precisato la madre della principessa, nata borghese, la regina Sonja, in occasione del fidanzamento di due anni fa.


«Non è stato un errore»

Quando i rumor sul gin avevano iniziato a diffondersi, la portavoce della principessa aveva parlato di un «errore», di una «svista», al più di un omaggio della distilleria di cui i due fidanzati non sapevano nulla. Ma la lettera è molto chiara: «Sia DV (Durek Verrett) sia ML (Märtha Louise), sono stati coinvolti nel design del testo sulla bottiglia». Ha preferito non commentare il direttore dell’autorità nazionale per la salute Øyvind Giæver. «Non spetta a noi confermare le affermazioni fatte da Aftenposten, ma posso confermare che la lettera da loro citata è tra i documenti che abbiamo ricevuto come parte del processo. Finché non raggiungeremo una conclusione in agosto o settembre, non possiamo commentare ulteriormente». Chi la spunterà? La corona norvegese è in vendita? Sarà solo il tempo a dirlo.

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