Olimpiadi 2024, cos’è il dispositivo che ha fatto “litigare” Ganna e Van Aert sul podio – Il video

Il Samsung Galaxy Z Flip6 Olympic Edition è uno smartphone pieghevole dato in dotazione agli atleti olimpici, con cui dovrebbero essere scattati i «selfie della vittoria»

Un movimento rapido e inaspettato quello di Filippo Ganna, che all’ennesimo tentativo fallito di scattare la foto post gara, ha fatto credere di voler lanciare il telefono nella Senna che nella serata di venerdì 26 luglio ha già inghiottito la fede di Gianmarco Tamberi. Ma lo smartphone con cui doveva essere scattata la foto non è del ciclista azzurro, che con il suo secondo posto nella crono individuale ha conquistato la prima medaglia dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi. E non è nemmeno del belga Wout Van Aert, terzo nella gara vinta dal connazionale Remco Evenepoel, che glielo aveva passato dopo essere incappato nelle stesse difficoltà. Il dispositivo al centro della gag nel video è un Samsung Galaxy Z Flip6 Olympic Edition, e ha tre particolarità che lo distinguono da molti altri: è pieghevole, è (o dovrebbe essere) specializzato in selfie, e viene dato dall’azienda sudcoreana in dotazione agli atleti olimpici.


Olimpiadi 2024, lo smartphone pieghevole degli atleti in gara

A distinguere la Olympic Edition dall’edizione normale è una vistosa scocca dorata su cui spiccano i cinque anelli. Elemento ripreso anche nel profilo delle fotocamere. Ma ai più, non è questa la caratteristiche che prima salta all’occhio. Lo smartphone olimpico, infatti, come la sua versione normale, è pieghevole. Caratteristica che è stata implementata ispirandosi al design a conchiglia che tanto veniva apprezzato nei primi anni 2000. Solo che questa volta a chiudersi su se stesso è uno schermo touch screen da 6,7 pollici. Sulla parte esterna della conchiglia si trova un altro display, da 3,4 pollici, che tra le sue funzioni ha quella di agevolare gli autoscatti in contesti complicati. Infatti, piegando il telefono è possibile poggiarlo su di una superficie senza che vi debbano essere sostegni ulteriori, e dallo schermo esterno regolare l’inquadratura che comunque gode dell’ausilio dell’intelligenza artificiale di Samsung, in grado di modificare le foto mentre queste vengono scattate, zoommare, selezionare il momento migliore da catturare, applicare l’effetto slo-mo e disporre gli elementi diversamente se ritiene possa essere trovato un miglior equilibrio.


Il «selfie della vittoria»

Oltre a queste funzioni sono presenti assistenti digitali in grado di aiutare gli atleti nella redazione dei post sui social media, di fare da interprete nelle conversazioni e di tradurre le telefonate in tempo reale. Ci sono anche app che tornano utili nei villaggi olimpici, come quelle che contengono pass per entrare nelle strutture e ottenere consumazioni gratuite. Ma è proprio sul «selfie della vittoria» che spinge Samsung, spiegando nel proprio comunicato che «il momento in cui un atleta sale sul podio con la medaglia al collo è un’emozione indescrivibile». «Finora – continua – questa scena di pura gioia è stata immortalata solo dagli obiettivi dei fotografi accreditati, dato che agli atleti è sempre stato proibito portare oggetti personali alla cerimonia». Ed è proprio per questo che Samsung si pone l’obiettivo di creare un archivio online con tutti i selfie dal podio, categorizzato per sport dall’AI, e consultabile sulla piattaforma Athlete365. Difficoltà permettendo.

Leggi anche: