Il compagno di Vladimir Luxuria dopo gli insulti per il bikini: «Chi li fa è un c******e. Ma da Vladi imparo la leggerezza»

Secondo l’esponente di Arcigay, per usare i social dovrebbe essere introdotto una qualche tipo di autenticazione per identificare gli utenti con nome e cognome

«La parola fa rima, ma non li definirei “leoni”». Così il componente della segreteria nazionale Arcigay Danilo Zanvit Stecher commenta il caso degli insulti transfobici ricevuti da Vladimir Luxuria dopo aver postato una foto in bikini al mare. Il 38enne di Bolzano è definito dalla conduttrice tv ed ex parlamentare il suo «amico speciale», a cui, spiega Zanvit, Luxuria sta insegnando la leggerezza, a non prendersela troppo anche in casi come questo. Tanto da avergli chiesto di non rispondere ai commenti d’odio, racconta ancora Zanvit in un’intervista rilasciata al Corriere del Trentino. «Vladi» lo ha fatto in occasione di «un episodio di qualche mese fa avvenuto durante la sua conduzione dell’Isola dei Famosi». «Ho sempre avuto grande libertà di azione, ma lei mi ha fatto ragionare a voce alta facendomi capire che, purtroppo, in questi casi si ha a che fare con persone che non sono dotate di grandissimo intelletto: sarebbe come sparare sulla croce rossa, perderei solo tempo senza ottenere alcun risultato», commenta il 38enne.


«Gli insulti per il bikini arrivano perché social sono una fogna»

Il compagno di Luxuria è deluso dall’evoluzione delle piattaforme online. «I social – sentenzia – non sono più solo una giungla: sono diventati una vera e propria fogna, da questo punto di vista. Non ha idea del tono di certi messaggi privati che arrivano da gente che si sente tutelata dall’anonimato e dà sfogo agli istinti più brutti, più bassi. Sono dell’idea che al più presto dovrà essere legiferato al riguardo per varare strumenti, per esempio una sorta di Spid dei social, in modo che ciascuno sia identificabile con nome e cognome», sostiene nel proprio sfogo. E per quanto i due siano allenati agli insulti e le battutacce, Luxuria «non sempre riesce a farsele scivolare addosso e anch’io, di riflesso, come compagno la vivo male».


«Il ragazzino e la vecchia»

D’altro canto, Luxuria «da una parte pensa di dover controbattere per rimettere al suo posto certa gente, dall’altra è consapevole che ci si scontra con l’ignoranza di persone a cui i social fanno da cassa di risonanza innescando, talvolta, un effetto imitazione in un circolo vizioso al ribasso». Per questo, «il lavoro andrebbe fatto a monte, a livello educativo, nelle scuole e nelle famiglie». Anche la differenza d’età tra i due viene spesso criticata. «Sono stato descritto come “il ragazzino” che sta con “la vecchia” perché “cerca le luci della ribalta”, quando è proprio l’opposto: ho rimbalzato gli inviti in tv di Mirta Merlino e Silvia Toffanin, a Verissimo, perché non ci tengo affatto ad avere i riflettori puntati addosso. Preferisco tenere privato il privato e concentrarmi sulle cose belle», racconta Zanvit.

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