Olimpiadi 2024, l’ideatore della cerimonia spegne le polemiche: «Ma quale Ultima Cena, quella delle drag queen era una festa pagana»
«Non era l’Ultima Cena la mia ispirazione. Credo fosse abbastanza chiaro che si trattava di Dioniso che arriva a tavola, è il dio della Festa, del vino e padre di Sequana, la dea legata al fiume». Risponde così l’ideatore della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi, Thomas Jolly, alle critiche piovute sullo spettacolo delle drag queen. Dalla cerimonia sono passati due giorni e ancora non era stato confermato o smentito se il banchetto delle drag queen fosse o meno ispirato all’Ultima Cena biblica. L’ipotesi ha fatto infuriare molti esponenti del mondo ecclesiastico francese, oltre che politici della destra di Reconquete e Ressemblmenet National e colleghi italiani come Claudio Borghi e Matteo Salvini. Quest’ultimo ha definito la rappresentazione «un insulto a miliardi di cristiani nel mondo».
Olimpiadi 2024, il banchetto di Dioniso
Insulto che però non c’è. Soprattutto perché quella rappresentata, assicura Jolly, non è l’Ultima Cena. «L’idea – continua – era una grande festa pagana, legata agli dei dell’Olimpo… Olimpo, Olimpo, spirito olimpico…», chiarisce Jolly, attore e direttore artistico piuttosto noto in Francia, in una intervista rilasciata a BFMTV. «Non volevo essere sovversivo, né scioccare nessuno. Semplicemente, in Francia abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo e con chi vogliamo», aveva detto Thomas Jolly, «abbiamo il diritto di credere o di non credere. Ieri sera, abbiamo messo in scena semplicemente le idee repubblicane, di benevolenza e di inclusione», si era già difeso Jolly in merito allo spettacolo in cui un gruppo di persone sedeva a un tavolo nella rappresentazione, ora si può dirlo, di un banchetto di Dioniso.
Le scuse del comitato olimpico
A chiudere la questione, nel pomeriggio di domenica 28 luglio, è arrivato il comunicato degli organizzatori dei giochi. Il comitato organizzativo ha espresso «le sue scuse se qualcuno si è sentito offeso» per sequenze diffuse nel corso della cerimonia di apertura. La direttrice della comunicazione delle Olimpiadi 2024 Anne Descamps ha ribadito: «Ovviamente, la nostra intenzione non era di mancare di rispetto a un gruppo religioso, qualunque esso sia. Al contrario, la nostra intenzione era mostrare tolleranza e comunione. Se qualcuno è stato offeso, noi ce ne scusiamo».
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