Trump cambia idea sulle criptovalute, non più «aria fritta»: ora vuole una riserva nazionale di Bitcoin
«Farò degli Usa la crypto capitale del pianeta». Con queste parole, alla Bitcoin Conference di Nashville, uno dei più importanti eventi mondiali sulle criptovalute, Donald Trump ha affermato che se sarà rieletto le crypto diventeranno la base della riserva strategica nazionale e che licenzierà Gary Gensler, l’attuale presidente della Securities and Exchange Commission, l’ente statunitense preposto a vigilare sulle borse, che in passato è stato molto rigido sulle regole applicate alle criptovalute. Tra queste ci sono anche quelle che hanno portato all’imputazione e poi alla condanna per frode e associazione a delinquere di Sam Bankman-Fried, ex amministratore delegato della piattaforma di scambio di crypto Ftx, utilizzata per sottrarre milioni di dollari ai clienti. L’ex presidente e candidato repubblicano ha anche affermato di voler istituire il Consiglio Presidenziale per il bitcoin e che entro 100 giorni dal suo eventuale ingresso alla Casa Bianca verranno stilate le regole per la crypto industry.
Trump nel 2021: «I bitcoin sono una truffa»
Le parole di Trump non sembrano aver avuto un effetto significativo sulle fluttuazioni del valore del bitcoin che si attesta intorno ai 62 mila euro perdendo lo 0,77% rispetto a ieri, sabato 27 luglio, sebbene costituiscano un cambio di passo drastico rispetto alle idee finora espresse dal tycoon. Nel 2021, Trump sosteneva che i bitcoin fossero una «truffa basata sull’aria fritta» che «danneggiava il valore del dollaro». Tutt’altro il discorso pronunciato ieri, nel quale Trump ha riconosciuto «l’enorme quantità di energia» necessaria a minare i bitcoin e non si è fatto problemi ad affermare che per agevolare il settore farà costruire «nuove centrali elettriche a combustibili fossili». Ha inoltre accusato il presidente in carica Joe Biden di essere «anti crypto». Alla conferenza erano presenti alcuni dei maggiori imprenditori, tra cui Elon Musk e i gemelli Winklevoss, di un settore che sembra apprezzare la nuova posizione di Trump. Secondo quanto riporta Cnbc, Donald avrebbe già ottenuto 4 milioni di dollari di criptovalute in donazioni per la propria campagna elettorale.
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