Crollo di Scampia, nessun hotel vuole ospitare gli sfollati

Nel frattempo, il sindaco ha scritto alla Curia e ai sindaci dell’area metropolitana per verificare la disponibilità di istituti religiosi a ospitare le persone evacuate

Il Comune di Napoli ha tentato diverse strade per trovare una sistemazione temporanea per le famiglie sfollate a causa del crollo del ballatoio dello scorso lunedì 22 luglio alla Vela Celeste di Scampia. Ma, al momento, non ci sono strutture alberghiere disponibili a ospitarle, riferisce la Repubblica. Nel frattempo, il sindaco Gaetano Manfredi ha scritto alla Curia e ai sindaci dell’area metropolitana per verificare la disponibilità di istituti religiosi a ospitare gli sfollati. Intanto oggi alle 10.30 si terranno i funerali delle tre vittime in piazza Giovanni Paolo II a Scampia. Nel crollo hanno perso la vita Roberto Abbruzzo di 29 anni, Margherita Della Ragione di 35 anni e Patrizia Della Ragione di 53 anni. Nei giorni scorsi il Comune ha annunciato il lutto cittadino per il giorno dei funerali e le bandiere a mezz’asta negli edifici comunali.


La disperata ricerca del comune

Il Comune, secondo una delibera attiva, è pronto a versare un contributo alle famiglie per gli affitti, con cifre che vanno dai 400 ai 900 euro al mese, a seconda del numero dei componenti della famiglia. Tuttavia, finora non ci sono state risposte positive dalle strutture ricettive. Ma c’è chi, come Agostino Ingenito, presidente di Abbac (associazione di B&B e case vacanze della rete extralberghiera), ha rilanciato la richiesta del Comune di fornire un elenco di proprietari o gestori disponibili a dare in locazione transitoria gli immobili. La situazione è urgente anche perché la facoltà di Scampia, attualmente utilizzata come rifugio temporaneo, deve essere liberata entro metà agosto per la ripresa dei corsi. E il Comune non dispone di prefabbricati per ospitare le famiglie, una soluzione che era stata inizialmente prevista ma poi scartata per timore che gli alloggi temporanei venissero occupati a tempo indeterminato, come avvenuto in passato.


L’inchiesta

La Procura, intanto, sta indagando sulla tragedia dello scorso 22 luglio, con ipotesi di reato di crollo colposo e omicidio colposo. La Vela Celeste era in stato di degrado da tempo, e c’era già un ordine di sgombero firmato dall’ex sindaco Luigi de Magistris nel 2015, mai eseguito. Oggi, 29 luglio, in una piazza semivuota si sono svolti tra le urla dei presenti i funerali delle vittime.

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