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Olimpiadi 2024, Italia beffata in finale nel fioretto: Macchi si arrende a Cheung, è argento. Protesta formale della Federscherma – Il video

29 Luglio 2024 - 23:34 Massimo Ferraro
Per due volte i giudici non si sono trovati d'accordo sul punto finale: il 22enne di Pontedera ha infine perso 15-14 contro l'oro olimpico di Tokyo 2020

Non si è fatto intimorire Filippo Macchi davanti al campione olimpico Cheung Ka Long, ma si è dovuto arrendere all’ultima stoccata. Il 22enne di Pontedera esce sconfitto dalla pedana della finale di fioretto maschile alle Olimpiadi di Parigi 2024 con il punteggio di 15-14. È l’ottava medaglia per l’Italia finora a questi Giochi, e arriva dopo l’oro di Thomas Ceccon nei 100 dorso. Macchi è rimasto incollato all’hongkonghese colpo su colpo e si è portato sul 14-12, a un passo dalla vittoria. Che sembrava non voler arrivare più. Il favoritissimo Cheung, oro a Tokyo, ha acciuffato la parità ed è poi iniziata tutta un’altra battaglia, con i giudici che per due volte si sono trovati davanti allo schermo del replay senza trovare una decisione comune per assegnare il punto vittoria, chiamando chiedendo di ripeterlo. E una terza volta si sono riaffacciati al monitor, quest’ultima raggiungendo il verdetto: Cheung oro, di nuovo, Macchi argento. Scatenando le proteste del team italiano, sulla scia anche dei contestati arbitraggi nelle competizioni di domenica 28 luglio.

Olimpiadi 2024, le proteste per la finale fioretto

Sul podio Macchi è apparso comunque contento del risultato ottenuto, ma il ct Stefano Cerioni non ha potuto nascondere la rabbia per la decisione dei giudici di far rigiocare il punto sul 14-14: «Ladri, ladri. Vergogna, vergogna. Non ho mai visto una cosa del genere in vita mia», ha urlato all’assegnazione della vittoria a Cheung all’indirizzo degli arbitri, mentre alle proteste si univa anche il presidente della Federscherma, Paolo Azzi che ha annunciato una presa di posizione. «Presenterà una protesta formale alla Fie e al Cio per l’inaccettabile arbitraggio della finale olimpica», ha annunciato, «la protesta è supportata dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. Non ho mai visto mai nulla di simile, è Filippo Macchi il vero vincitore e gli è stato negato un oro che meritava». Malagò critica la designazione arbitrale: «Non è possibile che ci siano due arbitri asiatici a dirigere una finale con uno schermitore di Hong Kong. Diranno che li hanno estratti a sorte ma, dopo che il primo lo prendi da Taiwan, l’altro lo devi andare a prendere dagli Stati Uniti, dall’Africa, dall’Australia. Di certo non si può essere così superficiali per una finale olimpica».

Olimpiadi 2024, Macchi dopo la sconfitta

«Ho sognato questo momento mille volte e non l’ho mai sognato così. La scherma ed il fioretto sono sport a discrezione dell’arbitro. Ero sul 14-12 e avrei dovuto chiuderla lì e non l’ho fatto. Mi vedrò le stoccate a casa, ora non lo so. Lì mi sembrava di avere ragione», ha dichiarato Filippo Macchi, dopo la sconfitta che gli è valsa l’argento nel fioretto, «ho sognato questo momento mille volte e non l’ho mai sognato così. Ora siamo arrabbiati e ci supporteremo. Me la sono goduta quasi fino alla fine. Il problema è che da casa si aspettano sempre che dalla scherma portiamo tante medaglie ma il livello mondiale si è alzato. Cheung è un campione, al di là di questo assalto, è un grande campione e non è facile affrontarlo. Ad Hong Kong magari fino a qualche anno fa non sapevano neanche cosa fosse la scherma. La medaglia d’argento? Non è d’oro, ok. Fa dispiacere ma va bene. Domani avrà forse un altro sapore, anzi sicuramente sì».

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