Olimpiadi 2024, ecco perché la scena delle drag queen non era l’Ultima Cena

Per giorni si è discusso della presunta blasfemia di una scena della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi da molti considerata una parodia offensiva dell’Ultima Cena di Gesù e gli apostoli

La cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi ha generato scandalo, in particolare per quella che è stata interpretata come una rappresentazione parodica dell’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci con delle drag queen al posto degli apostoli. Ma ci sono varie ragioni per cui in realtà la la scena delle drag queen non rappresentava l’Ultima Cena.

Per chi ha fretta:

  • Per giorni si è discusso della presunta blasfemia di una scena della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi da molti considerata una parodia offensiva dell’Ultima Cena di Gesù e gli apostoli.
  • Le persone sedute al tavolo non sono 13 (Gesù e i 12 apostoli), ma 16.
  • Ad un certo punto arriva un personaggio coperto di frutta, fiori e foglie tipico delle feste dedicata a Dioniso.
  • L’ideatore della cerimonia ha spiegato di essersi ispirato a una festa pagana delle divinità dell’Olimpo.

Analisi

Vediamo lo screenshot di uno dei post oggetto di verifica (qui un altro esempio). Nella descrizione si legge: 

I diritti esistono solo nel rispetto di quelli degli altri, altrimenti sono altra cosa. Ce n’era davvero bisogno di questa parodia all’inaugurazione dei giochi francesi? L’ultima cena: di lì a poco un uomo sarebbe stato crocifisso abbandonato da tutti per abbracciare tutti, soprattutto gli ultimi ed i discriminati. A proposito, ma i cattolici nel PD non dicono nulla per dar torto alla destra o perché si sentono terribilmente “woke”?

La sfilata nel tavolo

La prima volta in cui la presunta Ultima Cena appare nella diretta andata in onda sulla Rai e disponibile su Rai Play è dopo 1h 52′ 26” dall’inizio, quando mancano 2h 09′ 36” al termine della trasmissione. L’inquadratura mostra un lungo tavolo. Su uno dei due lati siedono o stanno in piedi diverse persone. Al centro, una donna che sul capo porta una sorta di corona da cui dipartono sette raggi. Di fronte a lei, una console da dj. Le altre persone, in buona parte drag queen, ma anche uomini in abiti maschili e almeno un bambino, si muovono in maniera suadente.

Il tavolo, si scopre poco dopo, è in realtà la passerella su cui si è tenuta la sfilata in cui sono stati messi in mostra abiti realizzati da giovani designer francesi.

I presenti sono più di 13

Per quanto si voglia sostenere una somiglianza con l’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, a uno scrutatore appena più attento salterà all’occhio che il numero di persone in questa scena della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi è ben maggiore delle 13 che sedevano al tavolo in cui nella Bibbia Giuda rivela il tradimento a Gesù. Quelle alla passerella nella capitale francese sono almeno 16.

Il riferimento a Dioniso

Il gruppo viene inquadrato nuovamente a 2h 37′ dall’inizio, quando al termine del video mancano 1h 25′ 44”. In questo caso diventa evidente che la rappresentazione non è dell’ultima cena bensì sostanzialmente quello che nel mondo della Roma antica era noto come Baccanale, ma che risale alla tradizione dell’antica Grecia e al culto di Dioniso, dio greco dio dell’estasi, del vino, dell’ebbrezza e della liberazione dei sensi che – appunto – nella mitologia romana era noto come Bacco. Questo, in effetti è il riferimento immediatamente evidente alla vista di un uomo disteso tra fiori e frutti con dei grappoli d’uva in testa.

E proprio quest’ultima è la definizione data da Thomas Jolly, attore e direttore artistico francese ideatore della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi, alla scena che tanto scandalo ha generato. «Una festa pagana legata agli dèi dell’Olimpo». Feste simili sono tipiche della mitologia pagana greca e romana, tanto da essere rappresentate in numerosi quadri, come ad esempio Le Festin des Dieux (in italiano: Il Banchetto degli Dèi) diel pittore olandese del XVI secolo Jan Harmensz van Bijlert, mostrato di seguito ed esposto al Museo Magnin di Digione.

E proprio il Banchetto degli Dèi è il riferimento citato da Daphné Bürki, direttrice dello styling e dei costumi della cerimonia dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Conclusioni

Per quanto a colpo d’occhio quella mostrata durante la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi possa sembrare una parodia dell’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, scrutando più attentamente e dando retta alle parole dell’ideatore della scena, ci si rende conto che in realtà non lo è.

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