Olimpiadi 2024, il re della terra battuta Rafael Nadal saluta Parigi. Djokovic: «Questo match resterà» – I video

Diciotto anni dopo il loro primo incontro si sono ritrovati uno davanti all’altro in quella che potrebbe essere l’ultima sfida tra i due

Nel secondo turno delle Olimpiadi di Parigi 2024 è andato in scena un match che celebra la storia del tennis. Rafael Nadal ha disputato probabilmente la sua ultima partita in quello che è un tempio della sua carriera, e che gli ha dato il giusto tributo, contro il rivale per eccellenza, Novak Djokovic. È passato il serbo in due set vinti 6-1 6-4, mettendo il punto su 20 anni di incontri e scontri sul campo. Sessanta volte si sono affrontati nei tornei più importanti del mondo, Grandi Slam e Masters, con il bilancio che ora dice 31-29 per Djokovic. «Nel 2006 non avremmo potuto immaginare che quasi venti anni dopo avremmo giocato sullo stesso campo ai Giochi olimpici di Parigi 2024: alla fine di tutto, noi due, e tutto il nostro sport, apprezzeremo moltissimo questo match», le parole del serbo a fine gara, «Rafa è stato sfortunato perché ha giocato non nelle migliori condizioni fisiche». Per gli amanti del tennis questo incontro ha più significati. Sul campo c’erano il 37enne Nole e il 38enne Rafa, 46 Slam vinti e oltre 120 Big Titles, due campioni che insieme al già ritirato Roger Federer hanno segnato un’epoca. E soprattutto Parigi ha potuto salutare «The King of Clay», il re della terra battuta, l’uomo più vincente al Roland Garros con 14 titoli in carriera. Rafa Nadal non ha ancora sciolto le riserve sul suo futuro ma gli ultimi anni sono stati pesanti per il fisico e la mente e il maiorchino ha fatto di tutto per tornare in forma e riuscire a salutare il pubblico francese partecipando ai Giochi di Parigi. C’è riuscito, firmando un altro capitolo della sua carriera, ora deve solo decidere se è l’ultimo.


Rafa Nadal: «Ritiro? Decido io»

All’ennesima domanda sul suo futuro, in un refrain che va avanti ormai da molti mesi, Nadal si è spazientito: «Ogni singolo giorno mi chiedete se mi ritiro. Provo a fare del mio meglio ogni giorno, quando deciderò di ritirarmi ve lo farò sapere. Non potete aspettarmi sempre dopo ogni partita con questo pensiero, lascia o non lascia. Mi sono divertito per tanti anni. Ho sofferto con tanti infortuni negli ultimi due anni, se dovessi sentire che non sono più abbastanza competitivo, deciderò di ritirarmi e ve lo farò sapere. Ma fino ad allora non potete chiedermi sempre se mi ritiro oppure no»


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