«Porte aperte», 3,2 milioni di euro agli oratori per combattere la povertà educativa
3,2 milioni di euro in più per gli oratori, individuati come luoghi di aggregazione comunitaria e di promozione di sinergie territoriali per sostenere il percorso di crescita e benessere delle nuove generazioni e il rafforzamento della comunità. Il bando Porte Aperte, a cura di Fondazione Cariplo, Fondazione Peppino Vismara e ben sedici fondazioni di comunità punta a unire intere congregazioni attraverso luoghi da sempre legati all’infanzia e all’adolescenza dei giovani. I progetti che hanno vinto il bando sono in tutto 50 ma coinvolgeranno 269 organizzazioni e 271 oratori. Significativa la presenza delle parrocchie e degli enti ecclesiastici/religiosi, il 68% del totale, per progetti che in realtà toccano diversi aspetti del mondo dell’educazione: dalla prevenzione e contrasto della povertà educativa con l’avvio dei doposcuola all’inclusione sociale; dall’ordinaria attività oratoriana – aggiornata con laboratori sul digitale, sul fumetto, e studi di videomaking, al supporto psicologico tramite incontri con esperti del settore – fino alla promozione del volontariato e della cittadinanza attiva. Al termine delle attività previste dai progetti – la cui durata sarà compresa tra 24 e 36 mesi, come richiesto dal bando – si stima di coinvolgere oltre 59mila tra minori e giovani (fino ai 25 anni) e 15mila adulti (animatori, educatori, volontari).
Azzone: «Gli oratori non sono parcheggi per i ragazzi, ma luoghi vivi in cui costruire relazioni di valore»
«La risposta che abbiamo ricevuto mette in evidenza che la rete degli oratori è viva, ha bisogno di aiuto, per poter offrire a bambini, adolescenti e giovani occasioni positive di socialità – dice in una nota stampa Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo -. Sono stati numerosissimi e di qualità i progetti ricevuti. Si sono appena concluse le attività estive negli oratori, che sappiamo quanto siano partecipate e importanti. Sarebbe bello avere la stessa intensità in altri momenti dell’anno. Gli oratori non sono parcheggi per i ragazzi, ma luoghi vivi in cui costruire relazioni di valore. Giocare, studiare, avere momenti di riflessione da condividere con i coetanei, guidati da adulti. I ragazzi cercano punti di riferimento, nei luoghi e nelle persone. C’è molto da fare, in questo ambito, perciò stiamo immaginando altre edizioni del bando e altre modalità di sostegno alla crescita educativa dei ragazzi, a supporto di chi si prende cura di loro. Le famiglie, le nostre comunità hanno a cuore il benessere dei ragazzi, che passa anche per opportunità come queste».
L’importanza della “contaminazione”
A parlare per la Fondazione Peppino Vismara è il Presidente Paolo Morerio: «In una condivisa visione del ruolo degli oratori e della loro importanza non solo per i giovani, ma per l’intera comunità, il Bando Porte Aperte rappresenta per la nostra Fondazione un tentativo di sperimentare nuove forme di sostegno agli oratori lombardi che, da sempre, rappresentano destinatari privilegiati dei nostri interventi filantropici.
Con questo Bando abbiamo stimolato la progettazione di interventi che potessero aprire le porte degli oratori alla “contaminazione” da parte di centinaia di organizzazioni ed enti operanti sui medesimi territori al fine di proporre, soprattutto a ragazzi e giovani, attività ed iniziative che rispondano ai loro attuali bisogni e risultino interessanti e utili per affrontare con maggiori strumenti le crescenti difficoltà connesse ad una fase della vita così importante».
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