«Voglio fare il poliziotto per mettere papà in galera», le parole di un bambino a scuola che hanno fatto arrestare il padre violento

L’uomo picchiava la madre e deteneva illegalmente una pistola e un fucile in casa

«Voglio fare il poliziotto per mettere il papà in galera, così non toccherà più la mamma». Sono le parole confidate da un bambino alla sua insegnante in una scuola di Biella che hanno permesso di avviare un’indagine che ha portato all’arresto del padre del piccolo. Sollecitato a dire qualcosa in più, il bambino ha aggiunto: «Il papà sgrida troppo la mamma…». Questo innocente ma preoccupante racconto ha spinto la maestra a informare la direzione scolastica, la quale ha poi inviato una dettagliata relazione alla Procura della città. Grazie alla segnalazione, i carabinieri hanno dato il via a un’inchiesta, scoprendo una situazione di maltrattamenti domestici protratti nel tempo. La madre, una donna di 42 anni, ha rivelato ai carabinieri di aver subito violenze dal compagno, che abusava di alcol, anche davanti ai figli.


Le armi clandestine in casa

L’intervento delle forze dell’ordine e dei servizi sociali ha poi portato a galla ulteriori elementi di preoccupazione: all’interno dell’abitazione sono state trovate armi da fuoco con la matricola abrasa e munizioni, nascoste in vari luoghi della casa. In particolare, vi era una pistola con il caricatore inserito e pieno di colpi proprio appoggiato sul frigorifero. In un altro ripostiglio, invece, vi era un fucile e delle cartucce. Entrambe le armi erano clandestine, poiché erano state alterate per eliminare il numero di matricola. Il padre è stato quindi arrestato con l’accusa di ricettazione e detenzione di armi clandestine, oltre a essere stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e percosse. L’uomo è stato portato al carcere di Biella a disposizione del pubblico ministero che coordina le indagini.


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