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Attentato a Trump, il Nyt: «La sicurezza sapeva di Crooks da 100 minuti»

30 Luglio 2024 - 10:33 Redazione
Le testimonianze e le chat degli agenti

Cento minuti prima che l’ex presidente Donald Trump salisse sul palco a Butler in Pennsylvania un agente scelto del servizio di sicurezza aveva notato Thomas Crooks. Lo fa sapere oggi il New York Times, che pubblica un’analisi di videoclip, foto e documenti delle forze dell’ordine che dimostrano che l’allarme risaliva a più dei 60 minuti indicati nelle deposizioni al Congresso. E che il killer sapeva di essere stato visto dagli agenti. «Ragazzi, sono fuori, state attenti», ha scritto il cecchino ai colleghi il 13 luglio. Poi ha notato il giovane con i capelli lunghi seduto su un tavolo da picnic vicino al magazzino. E alle 16,26 ha scritto un messaggio ai colleghi per avvertirli. L’uomo ha confermato al Nyt che la persona indicata era Crooks. I messaggi di testo sono stati verificati in modo indipendente dal Times.

La chat di gruppo

Secondo il quotidiano alle 17:38 le foto sono state condivise in una chat di gruppo, mentre uno dei poliziotti ha detto che era necessario avvertire i servizi segreti. «L’ho visto con un telemetro che guardava verso il palco. Per vostra informazione. Se volete avvisate i cecchini dei servizi di stare attenti. L’ho perso di vista», è uno dei messaggi. Crooks ha esaminato il sito del raduno il giorno prima dei servizi. Ha utilizzato un drone e fatto ricerche sulla distanza tra Lee Harvey Oswald e John F. Kennedy nel giorno dell’attentato. Ed è riuscito a salire su un tetto che era a circa 400 piedi da Trump nel punto più vicino. Il Secret Service ha lasciato quel tetto senza personale. E mentre i cecchini erano incaricati di sorvegliare il raduno, Crooks era anche in grado di osservarli. Nelle conversazioni tra gli agenti c’è anche chi non credeva all’attentato: «In TV, stanno dicendo che Trump è stato colpito e colpito, ma io non ci credo», ha detto un agente di polizia locale a un altro.

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