Marco Travaglio sta con Conte contro Beppe Grillo: «Pagato con 300 mila euro per fare battute»
Nel suo editoriale di oggi sul Fatto Quotidiano il direttore Marco Travaglio va all’attacco di Beppe Grillo. E difende Giuseppe Conte. Il presidente del Movimento 5 Stelle ha rifiutato la richiesta di confronto da parte del fondatore prima della Costituente grillina. «Da buon ciclotimico, alterna da una vita le discese ardite e le risalite. Sa benissimo che la democrazia diretta non esiste, ma l’alternativa non sono i caminetti fra “gruppi ristretti”, ed è paradossale che debba ricordarglielo Conte, grillino dell’ultima ora. L’alternativa è la democrazia partecipativa: il leader (Grillo e Casaleggio agli inizi, il direttorio a cinque, Di Maio e ora Conte) consulta la base, ne riceve gli input, poi dice la sua e la mette ai voti», scrive Travaglio. Che poi lancia l’affondo: «.Sta a lui decidere se guadagnarsi i 300 mila euro l’anno di “consulenza per la comunicazione” partecipando col suo talento, o rintanarsi in casa a distillare letterine, battutine, regolette e rancorucci. Per fare il salto, basta un pizzico di generosità».
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