Il capitano della Gdf accusato di aver stuprato un’allieva: «È venuta a casa mia per le domande dell’esame»

«Le ha fotografate e poi mi ha espresso intenzioni di gratitudine», dice l’ufficiale accusato. L’incontro con il capitano su Instagram prima della violenza

L’allieva della Scuola Ispettori de L’Aquila che accusa il capitano della Guardia di Finanza di averla violentata «è venuta a casa mia per visionare alcune domande dell’esame di economia politica. Le ha fotografate per la parte di mia competenza. Esprimendo sentimenti e intenzioni di gratitudine nei miei confronti». A dirlo è il 33enne di Caltanissetta accusato di averla violentata. Avvalorando in un certo senso la tesi del sesso in cambio della promozione agli esami su cui lavora la procura. Il capitano è accusato di aver violentato la ragazza a casa sua nel maggio scorso. La dichiarazione è agli atti dell’indagine del pubblico ministero Ugo Timpano. Nei confronti dell’uomo c’è anche l’accusa di lesioni, mentre altri tre suoi colleghi sono indagati per maltrattamenti.


Il concorso e le domande

Il Messaggero racconta oggi che il capitano ha fornito la stessa versione ai suoi superiori. Dicendo di aver «corrisposto all’iniziativa dell’allieva» circa la volontà di acquisire le domande. Ma non entra nello specifico degli abusi. I suoi difensori, Maria Leone del foro de L’Aquila e Cesare Placanica di Roma, stanno studiando le carte dell’accusa. L’episodio incriminato risale al 27 del mese. All’uomo è stata ritirata l’arma in dotazione. Il capitano ha parlato anche con i vertici della scuola. Comunicando loro di aver ricevuto l’avviso di garanzia con l’accusa di violenza sessuale e lesioni aggravate. Anche lei ha parlato con i superiori. Ammettendo di aver accettato l’invito a casa dell’ufficiale con l’intento di conoscere le domande della prova d’esame. E di averle fotografate. Rivelando anche che il capitano aveva manifestato interesse nei suoi confronti.


L’incontro con il capitano

Questo è successo prima dell’arrivo della ragazza a L’Aquila. In occasione di un viaggio a Lourdes per il 64esimo pellegrinaggio internazionale della Gdf. Dal 23 al 27 maggio l’allieva si era recata al santuario e aveva pubblicato una storia su Instagram. Lui aveva risposto con un «Divertiti» e lei aveva replicato con «Vedremo». Poi aveva cominciato a parlare con lui attraverso la messaggistica del social media. E lui l’ha invitata a casa tua per mostrarle una cosa «che non poteva farmi vedere diversamente». Ovvero le domande dell’esame. Ma la vicenda non spiega le chat con gli altri tre ufficiali. E in un certo senso mette nei guai entrambi. Il capitano, perché così ammette di aver aiutato la ragazza a barare durante l’esame. E la vittima, che adesso si vedrà annullata la prova.

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