Autonomia differenziata, le opposizioni esultano: raggiunto il traguardo delle 500 mila firme per il referendum abrogativo
Non hanno voluto aspettare l’ufficialità del dato. I leader del centrosinistra hanno fatto partire la batteria di dichiarazioni per rivendicare il risultato raggiunto: 500 mila firme, la soglia necessaria per chiedere l’indizione del referendum abrogativo. La legge contro cui si oppongono è quella dell’autonomia differenziata. Sommando le sottoscrizioni raccolte online – oltre 350 mila – a quelle dei banchetti fisici – più di 150 mila – si supera il quorum necessario per la Corte di Cassazione. Il numero sembrerebbe destinato a crescere nell’ordine delle decine di migliaia già prima del weekend: l’obiettivo, nemmeno troppo taciuto, è quello di chiudere la campagna referendaria con almeno un milione di firme.
Schlein: «Una legge sbagliata e pericolosa»
Intanto è già festa tra i capi dell’opposizione. Per Elly Schlein, questa è la dimostrazione che «un’alternativa a questa destra è possibile». La segretaria del Partito democratico ha sottolineato che con la battaglia referendaria sono «riusciti ad unire un largo schieramento che ha visto insieme partiti, forze sociali ed associazioni che si sono mobilitati e organizzati contro una legge che spacca l’Italia. Si tratta di un risultato politico importante e non scontato». E ha concluso: «Il Paese è convinto che quella legge sia sbagliata e pericolosa. Non ci fermeremo qui».
Conte: «Non vogliamo vivere in un’Italia divisa»
Stessi toni quelli usati da Giuseppe Conte: «Un segnale potentissimo, una grande ondata di partecipazione che ci ha portato alle 500 mila firme in pochissimi giorni contro la legge sull’autonomia differenziata». Secondo il presidente del Movimento 5 stelle, «i cittadini non si fanno ingannare e stanno aderendo in massa all’appello per l’abrogazione. Non vogliono vivere in un’Italia divisa, frammentata in tante regioni e in tutte le materie, dalla sanità all’istruzione, dai trasporti al commercio. Hanno compreso che ci rimetteremmo tutti, nessuno escluso. Non ci fermeremo qui, è solo l’inizio».
Magi: «È solo l’antipasto della batosta che aspetta Meloni»
Il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni ha voluto porre l’accento sullo «straordinario afflusso» ai banchetti, come «risposta del Paese alla controriforma della destra». Per il numero uno dei Verdi Angelo Bonelli, c’è «una fortissima volontà popolare di bloccare questo spacca-Italia». Riccardo Magi di +Europa ha affermato: «In dieci giorni, tra firme cartacee e digitali, mezzo milione di italiani ha già detto no all’Autonomia differenziata, un successo incredibile che è solo l’antipasto della batosta che aspetta Giorgia Meloni quando i cittadini saranno chiamati a pronunciarsi su questa riforma».
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