«A Complete Unknown», Timothée Chalamet è il Bob Dylan che stavamo aspettando

Per prepararsi al ruolo del grande songwriter americano l’attore newyorkese si è affidato al team che ha aiutato Austin Butler per il biopic su Elvis Presley

Timothée Chalamet è il Bob Dylan che il mondo stava aspettando. Il trailer del biopic A Complete Unknown sul più noto ed importante songwriter della storia americana, forse mondiale, la cui uscita è prevista per il prossimo dicembre, ha confermato le voci che già giravano nell’ambiente, ovvero la perfetta efficacia del protagonista di Chiamami col tuo nome (ruolo che gli varrà una candidatura ai Premi Oscar a soli 22 anni). Quella che Chalamet ha accettato è una sfida assai azzardata, Bob Dylan è uno di quegli artisti universalmente amati, aldilà della musica, una sorta di leggenda la cui poesia è stata riconosciuta perfino dalla giuria dei Nobel per la letteratura. Chalamet, in combutta con il regista James Mangold, altro pluricandidato all’Oscar che ha già celebrato sul grande schermo il mito di Johnny Cash con lo splendido Walk the Line, ha deciso, come si evince dal trailer, di cantare lui i brani di Bob Dylan nel film, una cosa che negli ultimi mesi ha fatto tremare le ginocchia degli adepti del grande cantautore. Ma la stampa americana in questi mesi ha raccolto pareri da diversi esperti dell’opera di Dylan e si sono rivelati tutti assai favorevoli.



D’altra parte l’impegno profuso per la realizzazione di questo film è stato gigante come la responsabilità della scelta di realizzarlo. Il film parte dal libro di Elijah Wald Dylan Goes Electric ed è stato lo stesso Dylan ad approvare la trama, che tratta una determinata tranche di vita del grande autore, quella che va dal suo trasferimento a New York nel 1961 quando aveva appena 19 anni, attraversa il suo periodo folk e arriva fino alla sua storica performance al Newport Folk Festival del 1965. Mangold in un’intervista con Rolling Stones ha anche raccontato di quell’incontro con Dylan per fargli approvare la sceneggiatura: «Dylan mi ha chiesto di cosa parlasse il progetto – racconta – ed io gli ho risposto: “Parla di un ragazzo che si sente soffocato in Minnesota, si lascia alle spalle gli amici e la famiglia e si reinventa in un posto nuovo. Qui si fa nuovi amici, si costruisce una nuova famiglia, ottiene un successo fenomenale finché non ricomincia a sentirsi soffocato e scappa”». A quanto pare Dylan rispose semplicemente: «Mi piace».

Timothée Chalamet invece Bob Dylan non lo ha ancora mai incontrato, «Una scelta scaramantica mia» ha dichiarato, per non influenzare il lavoro che stava svolgendo. Per prepararsi al ruolo l’attore newyorkese classe 1995 ha infatti ingaggiato Eric Veltro per la voce, Tim Monich per la pronuncia e Polly Bennett per i movimenti, gli stessi professionisti che hanno aiutato Austin Butler per il biopic su Elvis Presley che gli è valsa una candidatura come migliore attore ai Premi Oscar del 2023. Un lavoro, quello di Chalamet, che sicuramente lo consacrerà come uno dei maggiori attori della sua generazione, uno degli eredi naturali della Hollywood sopravvissuta all’avvento delle piattaforme streaming, la Hollywood dei grandi colossal che fanno la storia della pellicola. E questo trailer non fa che confermare l’istintivo sospetto che si tratterà di un film memorabile, avvicinandoci al momento, quello della visione del film, con rimpolpata emozione. Perché il cast del film è stellare ma soprattutto perché Bob Dylan è Bob Dylan, la storia straordinaria di un personaggio estremamente fuori dall’ordinario.

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