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L’Iran promette vendetta per Ismail Haniyeh: «Israele pagherà un prezzo pesante per l’assassinio»

31 Luglio 2024 - 10:54 Redazione
Il presidente Massoud Pezeshkian ha dichiarato che la Repubblica islamica «farà pentire gli invasori terroristi della loro azione codarda»

Si fa sempre più concreto il pericolo che la morte di Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas ucciso mentre si trovava a Teheran, faccia esondare il fiume di sangue che scorre a Gaza. L’accaduto ha infatti scosso profondamente l’Iran, che adesso invoca la vendetta. Il presidente Massoud Pezeshkian, la cui cerimonia di insediamento aveva spinto Haniyeh sul luogo dell’attentato, ha dichiarato: «La Repubblica islamica dell’Iran difenderà la sua integrità territoriale, il suo onore, e farà pentire gli invasori terroristi della loro azione codarda». E ancora: «Il legame tra le due fiere nazioni dell’Iran e della Palestina sarà più forte di prima, e il cammino della resistenza e della difesa degli oppressi sarà seguito in modo più forte che mai».

Le prospettive

Pezeshkian, annunciando che il suo intero Paese è in lutto per la morte di Haniyeh, ha anche commentato incredulo: «Ieri ho alzato la sua mano vittoriosa e oggi devo portarlo in spalla al suo funerale». Nel frattempo, la tv di Stato iraniana ha riferito che l’accaduto ritarderà di diversi mesi l’accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza e provocherà una rappresaglia da parte dei gruppi sostenuti dall’Iran nella regione. I funzionari del Paese hanno confermato che questa prospettiva riflette le posizioni del leader supremo Khamenei e del governo.

Le minacce

Mohsen Rezai, membro del Consiglio di Presidenza iraniano ed ex comandante delle Guardie Rivoluzionarie, ha promesso che «Israele pagherà un prezzo pesante per l’assassinio del leader di Hamas». «Questo martirio è un’altra prova della debolezza della banda criminale di Tel Aviv», ha dichiarato ancora Rezai. «Coloro che pensano che una tale disperata dimostrazione di forza possa compensare la loro debolezza nell’affrontare l’eroica lotta dei palestinesi commettono un errore». L’ex portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Abbas Mousavi, ha aggiunto che «la distanza tra il coraggio e la stupidità è sottile come un capello. Da oggi il livello e il tipo di sostegno dell’Iran alla Palestina cambieranno».

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