Suicidio alla scuola Marescialli, giornalista del Corriere Fiorentino indagato per utilizzazione del segreto d’ufficio: perquisita casa e redazione

Simone Innocenti è sotto indagine per una presunta fuga di notizie riguardante la morte della carabiniera di 25 anni

Un magistrato e cinque poliziotti hanno fatto irruzione nella sede del Corriere Fiorentino. Durante l’operazione, hanno effettuato copie forensi del cellulare e del computer del cronista Simone Innocenti e hanno perquisito anche la sua abitazione. Le perquisizioni sono state motivate dalla necessità di indagare su una presunta fuga di notizie riguardanti le cause della morte dell’allieva 25enne della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze. La giovane si è suicidata lo scorso 22 aprile. Innocenti è al momento indagato dalla procura di Firenze per concorso con uno o più pubblici ufficiali di rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio. Secondo quanto ricostruito finora, intorno alle 12.30, gli agenti hanno perquisito l’abitazione privata del giornalista. A seguire, dalle 14 per due ore, cinque poliziotti e un magistrato hanno perquisito la sede del Corriere Fiorentino, analizzando la postazione di Innocenti, il suo computer, tablet e telefoni.


«Perquisizione invasiva e intimidatoria»

Il Comitato di redazione del Corriere della Sera ha condannato la decisione della procura di Firenze di procedere con una perquisizione «invasiva», definendo l’atteggiamento delle forze dell’ordine «intimidatorio». Il Cdr ha poi ricordato che «il segreto delle fonti è un cardine inviolabile della professione giornalistica». Anche dalla Federazione nazionale della stampa (Fnsi) e dall’Associazione stampa toscana è arrivata una nota di biasimo, in cui vengono aspramente criticati i metodi utilizzati contro il giornalista. Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, e Sandro Bennucci, presidente dell’Assostampa Toscana, hanno manifestato solidarietà a Innocenti, al direttore Roberto De Ponti e all’intera redazione del Corriere Fiorentino.


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