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Caso Imane Khelif, Meloni incontra Angela Carini: «Meriti una gara equa». FdI presenta una interrogazione alla Commissione Ue

01 Agosto 2024 - 21:03 Massimo Ferraro
La premier a Parigi ha assistito all'oro di Bellandi, poi ha incontrato la pugile: «So che non mollerai»

«So che non mollerai, Angela, e so che un giorno guadagnerai con sforzo e sudore quello che meriti. In una competizione finalmente equa». Lo scrive in un tweet la premier Giorgia Meloni dopo la visita ad Angela Carini, che ha abbandonato il ring contro l’algerina Imane Khalif dopo 46 secondi alle Olimpiadi di Parigi. Khelif è un’atleta donna intersex con una condizione di iperandrogenismo femminile, ossia di una elevata produzione di ormoni maschili, e la sua partecipazione ai Giochi è diventata un caso. Dopo il ritiro dell’italiana, la premier aveva commentato: «Penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili non debbano essere ammessi alle gare femminili, non perché si voglia discriminare qualcuno, ma per tutelare il diritto delle atlete a poter competere ad armi pari». La presidente del Consiglio era a Parigi e ha assistito all’oro di Alice Bellandi nel judo, per poi incontrare la pugile Carini accompagnata dal ministro dello Sport, Andrea Abodi.

Caso Khelif, la delegazione FdI all’Ue

Anche il partito della premier in Unione Europea ha deciso di prendere posizione contro l’atleta algerina. In una nota, gli europarlamentari Elena Donazzan, Chiara Gemma, Lara Magoni, Maria Teresa Vivaldini e Antonella Sberna annunciano di voler chiedere una interrogazione alla Commissione dell’Unione Europea. «È una vera e propria discriminazione contro la donna atleta e un atto che reputo di pura violenza contro la donna nello sport», scrivono gli eurodeputati in un comunicato in cui si rivolgono a Imane Khelif al maschile, «ho chiesto alla Commissione come valuti questo episodio, quali misure intenda adottare per evitare ulteriori discriminazioni contro le donne nel mondo dello sport, se chiederà una revisione degli attuali protocolli che hanno permesso ad un atleta (sic) con cromosomi maschili di partecipare a una gara femminile e, soprattutto, se dimostrerà la giusta solidarietà alla nostra Angela Carini».

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