Ddl sicurezza, arriva la stretta sulla cannabis. Le opposizioni insorgono: «Un colpo al settore»
Giornata intensa nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera: nonostante i lavori sul ddl sicurezza siano andati avanti per tutta la notte, l’esame del testo continua e le porte rimangono chiuse. I tempi stringono, ma mancano ancora troppi emendamenti, e quindi si procede a oltranza. Alcune proposte di modifica però risultano già approvate, come quelle sull’equiparazione di fatto della cannabis light a quella non light. Non è invece passata la proposta della Lega riguardo il divieto all’immagine della canapa per fini pubblicitari.
Le reazioni
Secondo Riccardo Magi, quanto deciso rappresenta un «duro colpo al settore che vede migliaia di occupati e una filiera completamente italiana». Così come dura è stata la risposta dell’opposizione, anche contro le modalità dei lavori: «Dal contingentamento dei tempi si passa a silenziare le opposizioni – hanno detto Valentina D’Orso e Alfonso Colucci, capigruppo M5s in commissione -. Così nottetempo la maggioranza si approva le sue norme repressive e liberticide del ddl sicurezza con il favore delle tenebre e senza il ‘fastidio’ delle opposizioni che li inchiodano alla loro pochezza. Una nuova vergogna firmata FdI, Lega e FI».
Un «pericoloso precedente»
Anche secondo i Dem siamo di fronte a un «pericoloso precedente». «Sono stati contingentati i tempi – ha detto la Dem Chiara Braga – in assenza di qualsiasi atteggiamento ostruzionistico con una modalità di gestione che ha visto momenti di forte tensione anche a fronte di intimidazioni e minacce nei confronti dell’opposizione. Una modalità che non è accettabile». Le novità in arrivo non riguardano solo la cannabis. Secondo quanto riferito, nella notte è arrivata anche la riformulazione degli emendamenti di maggioranza e opposizione che prevedono che gli agenti di polizia possano indossare le bodycam.
L’emendamento sulle bodycam
Le commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera hanno dato il via libera a un emendamento che il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni ha definito «uno straordinario risultato dalla portata storica a beneficio degli operatori di sicurezza del nostro Paese». «Le videocamere, per chi esercita attività di ordine pubblico, controllo del territorio, vigilanza nei siti e luoghi sensibili, a bordo treno e in ambito ferroviario, sono uno strumento di trasparenza, tutela, protezione e deterrenza indispensabile dei nostri servitori dello Stato», ha aggiunto Molteni.
Il decreto carceri
Nell’Aula del Senato ha preso il via anche l’esame del decreto carceri. La questione pregiudiziale presentata dalle opposizioni è stata respinta con 92 no e 65 si. Il centrosinistra sosteneva che il provvedimento fosse anticostituzionale perché, come sottolinea il Dem Walter Verini, «va contro l’articolo 27 della Carta». Inoltre, «non ha i requisiti dell’urgenza», perché come osserva il capogruppo M5S Stefano Patuanelli «si prevedono assunzioni» di personale penitenziario «solo nel 2025-26», e – come sostenuto da Tito Magni (Avs) – «non contiene nessuna norma contro il sovraffollamento». Adesso bisogna procedere con l’esame del testo. Per il provvedimento l’intenzione del governo è quella di chiedere il voto di fiducia.
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