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Ferrovia interrotta al Frejus, la Francia posticipa la fine dei lavori a marzo 2025 e l’Italia chiede i danni

02 Agosto 2024 - 09:19 Redazione
La circolazione dei treni sulla tratta di confine è interrotta dal 27 agosto 2023, quando una frana è caduta sul versante francese

È passato un anno da quando la frana caduta a La Praz, poco dopo il confine, sul lato francese, ha reso inagibile la ferrovia del Frejus. Era il 27 agosto 2023. Una prima stima sulla riapertura della tratta, che permette il collegamento tra Torino e Parigi, era stata fissata nell’autunno di quest’anno. Ma ieri, primo agosto, i rappresentanti di Parigi hanno informato la delegazione italiana che segue i lavori che la ferrovia non tornerà in funzione prima di marzo 2025. Un ritardo per il quale l’Italia è pronta a chiedere una riparazione economica alla Francia.

La motivazione ufficiale del posticipo, secondo i francesi, è la presenza di «nuovi gravi pericoli geologici». Pare che le autorità transalpine abbiano individuato nuove fratture sul versante del monte dove si era verificato il crollo. La messa in sicurezza della montagna, dicono, è diventata la priorità. Se i lavori si concluderanno entro la nuova data annunciata ieri, vorrà dire che il collegamento è rimasto chiuso per 18 mesi: danni ai passeggeri, che hanno dovuto fare ricorso ad alternative su gomma, danni ai trasporti delle merci. La delegazione italiana, a tal proposito, ha fatto notare: «Occorrerà trovare una forma di compensazione del danno nei confronti degli operatori pubblici e privati».

Foto di copertina: ANSA | Immagine generica di una frana sul Frejus

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